Sulmona. “L’Università Euromediterranea della Pace intitolata a Celestino V avrà sede nella Badia Morronese di Sulmona che già ospita il Parco della Maiella”.
Lo ha detto il presidente del Parco della Maiella, Franco Iezzi, nell’evento di presentazione dell’innovativo progetto. A spiegarlo Annika Patregnani, Presidente della Biennale Habitat e Angelo De Nicola, giornalista e scrittore esperto di Celestino V con la partecipazione straordinaria della madrina ufficiale, la poetessa candidata al Nobel per la Letteratura Màrcia Théophilo, componente d’onore dell’Accademia Mondiale di Poesia, testimonial dell’Unesco per la Biodiversità fino al 2020 e madrina delle foreste del Mondo per il WWF.
Intervenuti inoltre, per l’Aiccre (Associazione italiana dei Comuni, delle Province, delle Regioni e della altre Comunità locali) che sostiene il progetto, Damiana Guarascio Venturelli (segretario generale Federazione regionale Abruzzo) Giuseppe Abbati (coordinatore Comitato Gect macroregioni) i quali hanno sottolineato l’importanza di intercettare fondi Ue attraverso i Gect e i gemellaggi mirati. Presente anche, in rappresentanza del Comune di Sulmona, il consigliere comunale Daniele Del Monaco.
La Patregnani ha spiegato come si intende aprire, attraverso lo sviluppo del progetto, un vasto orizzonte sui temi del Perdono e della Pace, il cui occhio è al centro della Badia Celestiniana: è l’occhio interiore di Celestino V, il suo messaggio che attraversa tempo, spazio, dogmi, saperi, senza alcuna possibilità di interferenza, chiaro, limpido, diretto al cuore, al sangue e allo Spirito di ognuno di noi, chiamati a vivere e a interpretare le sfide delle civiltà del III millennio, a creare nuovi spazi-tempi di condivisione e di linguaggi.
Si intende avviare un dialogo costante di pensieri e azioni, e si vuole in particolare che siano i giovani a confrontarsi su questi temi, insieme ai premi Nobel, agli artisti, ai cittadini anonimi che hanno sperimentato grandi o piccole “azioni di pace” in ogni parte del mondo. La Badia Morronese diventa quindi il fulcro di una progettualità ampia che coinvolge tutto il comprensorio della Valle Peligna in un’ottica di formazione e rigenerazione permanente, ispirata alla Natura, capace di attivare nuove professioni legate agli eventi, ai festival, ai seminari di studio internazionali, ai gemellaggi artistici e spirituali con i Paesi dove esistono conflitti e disordini sociali, ai meeting che animeranno la splendida architettura già sede del Parco della Majella.