L’Aquila. Il fallimento del piano del Governo e della Protezione Civile, un’economia indebolita, un tessuto sociale distrutto, opere d’arte divorate dal degrado, disoccupazione in continuo aumento, i soldi della ricostruzione, gli sprechi, la criminalità organizzata.
L’altra faccia dell’Abruzzo terremotato è quella che viene raccontata nel libro-dossier “L’Aquila 2010, il miracolo che non c’è”, edito da Castelvecchi Editore, presentato nella sede della Federazione nazionale stampa italiana dagli autori, Sabrina Pisu e Alessandro Zardetto.
Presenti in sala anche il segretario generale del sindacato dei giornalisti italiani Franco Siddi, la giornalista Maria Luisa Busi, autrice per il tg1 di servizi sul terremoto, Bonifacio Liris in rappresentanza del Comitati cittadini de L’Aquila e decine di cittadini, imprenditori ed esponenti di istituzioni regionali.
Gli intervenuti hanno sottolineato l’importanza della data del 30 giugno, giorno in cui potrebbe abbattersi un secondo terremoto: quello economico.
“Un racconto della realtà” ha detto Siddi “che mal si concilia con una parte dell’informazione che acriticamente, o peggio ancora a seguito di suggerimenti interessati, ha dato della situazione una visione completamente distorta e falsata”.
Il segretario della Fnsi ha invitato tutti i giornali e i media italiani a non far cadere l’attenzione e i riflettori su ciò che sta avvenendo nel capoluogo abruzzese. ”L’impegno di tutti i colleghi” ha concluso “deve continuare con lo stesso slancio e con lo stesso impegno profuso in questo libro dai due colleghi Pisu e Zardetto”.