Ortona. Il 17 febbraio ricorre il 592esimo anniversario del “Lodo di pace” tra i comuni di Lanciano e Ortona, una ricorrenza legata alla storia del territorio frentano e che accomuna due comunità sotto la predicazione e l’operato di San Giovanni da Capestrano, religioso dell’ordine dei Frati Minori, grande oratore e esperto giurista che operò in Italia e in Europa tra il XIV e XV secolo.
“Questo anniversario – commenta il sindaco Leo Castiglione – non rappresenta solo un ricordo di un tempo passato fatto di dispute e scontri sulle sponde del Feltrino per motivi di rivalità economica, di territorio, di approdi marittimi, ma ha anche assunto un significativo momento di riflessione e condivisione sui valori comuni che identificano e accomunano le nostre comunità. Dalla storia alla cultura, dalla musica all’arte, dalla costa dei trabocchi ai cammini e al turismo religioso, tanti e diversi sono i punti di contatto delle nostre comunità che in questi anni abbiamo coltivato e su cui continueremo a lavorare nell’interesse dello sviluppo del territorio. Nel tempo questo “Lodo” è dunque diventato un manifesto di fratellanza civica, di rispetto reciproco e di condivisione territoriale”.
La guerra tra Lanciano e Ortona iniziò nella notte del 4 ottobre 1250 quando fu data alle fiamme una nave lancianese ancorata nel porto ortonese, un gesto che avviò una lunga serie di atti di ritorsione da una parte e dall’altra, con al centro la contesa dell’utilizzo del porto di San Vito. A porre fine alla guerra, nel dicembre del 1426 giunse un frate Giovanni da Capestrano, che con le sue prediche riuscì a riportare la pace tra i due Comuni con l’accordo sottoscritto il 17 febbraio 1427.
Domenica alle ore 11 nella chiesa di San Tommaso Apostolo a Ortona, alla presenza dei Sindaci e dei gonfaloni delle due città frentane, sarà ricordato questo avvenimento con la celebrazione delle messa officiata dal vescovo Emidio Cipollone.