Chieti. Stamattina è stata presentata la Stagione di Prosa 2015 del Teatro Marrucino di Chieti.
Il sipario si alzerà con “Semo o nun semo” del Premio Oscar Nicola Piovani il 17 e 18 gennaio. Sul palco i musicisti l’Ensemble Aracoeli e interpreti come Massimo Wertmuller, Donatella Pendimiglio e Pino Ingrosso.
Il 7 e l’8 febbraio sarà a volta di “Oscar”, testo a cura di Masolino D’Amico, musiche di Germano Mazzocchetti, partecipazione dell’attore Gianluca Guidi, la regia è di Massimo Popolizio.
Il 21 e 22 febbraio si proseguirà con gli Oblivion che porteranno in scena “Otello, l’h è muta”. Al loro fianco sul palco il maestro Denis Biancucci. La consulenza registica è di un nome popolare del Teatro italiano, Giorgio Gallione.
Il 7 e l’8 marzo andrà in scena “Toto’ e Vice’ “ (Teatro di Enzo Vetrano e Stefano Randisi), il copione è del prestigioso drammaturgo palermitano Franco Scaldati.
Il 21 e il 22 marzo per la regia di Nicola Pistoia sarà la volta di Ben Hur. Si tratta di un perfetto mix di risate, pensieri, emozioni, e cattiveria, nato dalla penna di Gianni Clementi per la collaudatissima coppia Triestino-Pistoia e per la brava Elisabetta De Vito.
La stagione si concluderà l’11 e il 12 aprile con “Se’ nummari”, atto unico di Toto’ Rizzo prodotto dallo Stabile di Catania. La regia è di Vincenzo Pirrotta. Il responsabile del cartellone è il musicista Germano Mazzocchetti.
“Sono estremamente soddisfatto per una cosa che a Chieti non la si ricordava da tanto tempo – ha sottolineato il consigliere comunale di Chieti delegato al Teatro Marrucino, Fabrizio Di Stefano – i due sold out del ‘Barbiere di Siviglia’ e della ‘Aida’. Questo dimostra che un Teatro può andare avanti. Mentre tanti Teatri importanti e storici come il Reggio di Parma ed il Maggio Fiorentino stanno chiudendo, noi proseguiamo la nostra attività con rassegne di qualità. A questo punto la Prosa assume una certa importanza. Abbiamo cercato di coinvolgere delle peculiarità abruzzesi, il maestro Germano Mazzocchetti che ha curato il cartellone. Abbiamo cercato di cambiare impostazione non operando in maniera classica, abbiamo scelto una serie di spettacoli che hanno già raccolto il loro successo ma non sono i titoli che si vedono di consueto. Questa Stagione costa meno delle altre, 85 mila euro per gli spettacoli e per tutto ciò che gira attorno, l’anno scorso siamo andati oltre i 100 mila euro (c’era stata la presenza di Massimo Ranieri)”.
Francesco Rapino