Guardiagrele. Con la serata del 23 luglio interamente dedicata a Beethoven, davanti a un folto pubblico che ha applaudito entusiasta l’esecuzione della GO Symphony Orchestra diretta da Maurizio Colasanti con Antonio Di Cristofano al pianoforte nel Concerto Imperatore, si è ufficialmente aperta la settimana di fuoco di Guardiagrele Opera.
Già dal 20 cominciavano ad affluire schiere di studenti e docenti americani, che hanno riempito le vie del borgo e tutti gli alberghi, bed & breakfast e ostelli del centro e dei dintorni, al punto che non si trova un buco per dormire in quel di Guardiagrele fino al 1° agosto. I ristoranti non riescono a stare dietro all’appetito di questi robusti giovani, con i loro docenti che non sono da meno: è cambiato il volto della città, che si è fatto internazionale, con gli abitanti incuriositi e affascinati da questa eccezionale ondata di vitalità e di musica che ha piacevolmente stravolto l’aspetto di strade e locali.
Dopo lo straordinario successo del Beethoven più classico e amato, quello della Quinta Sinfonia con il suo celeberrimo attacco, il secondo appuntamento è stato quello di lunedì sera al Castello di Semivicoli, con un allestimento tutto nuovo dell’Histoire duSoldatdi Igor Straviskij, fortemente voluto da Maurizio Colasanti, anima artistica del festival insieme a Susanna Rigacci: una pietra miliare della musica del ‘900, un’opera nata in circostanze difficili e travagliate per il compositore, profugo russo nella Svizzera del 1918, costretto a inventarsi qualcosa per sopravvivere, insieme all’amico scrittore altrettanto spiantato Charles-Ferdinand Ramuz. Nasce così questa originalissima commistione di narrazione, musica e danza, su un racconto tratto dalle fiabe popolari russe, curiosa variante del mito di Faust, con il tema universale dell’anima venduta al Diavolo in cambio del successo in questa vita, con un finale non lieto per il Soldato protagonista e l’amata Principessa. Un allestimento nuovo, dicevamo, con i sette musicisti magistralmente diretti da Maurizio Colasanti, le stupefacenti coreografie di Piera Damiano e un testo riadattato in chiave moderna e “territoriale” da Elsa Flacco. Il talento del Narratore Rocco Poeta, del Soldato Andrea Dolabella e delle danzatrici-diavolesse Sabrina Cellucci, Chiara Di Crescenzo e Luigia Spadaccini, con la loro fresca bellezza arricchita dalle scenografie e dai costumi di Vallì Ricci, completano la ricetta di un lavoro di sicuro impatto scenografico, che ha incontrato il favore del selezionato pubblico presente. L’avventura dell’Histoire continua con gli spettacoli del 26 a Francavilla (Museo Michetti, direttore HakanSensoy), del 27 a Pescara (all’Aurum, direttore HakanSensoy) e del 29 a Guardiagrele (Orto Santoleri, direttore Edward Benyas).
Ma prima del gran finale di lunedì 31 c’è spazio per tanti altri appuntamenti, a Guardiagrele e dintorni, dai concerti del 25 a San Martino sulla Marrucina e del 26 a San Vito Chietino, al concerto tutto mozartiano nel duomo di Guardiagrele la sera del 28 e altri concerti saggi in varie location del borgo. In attesa del clou di tutta la manifestazione, quel Così fan tutte di Mozart in piazza San Francesco l’ultima sera di luglio, con i sei giovani splendidi cantanti preparati e coordinati dalla grande soprano Susanna Rigacci, che ci ha ammaliato nelle sue interpretazioni delle colonne sonore di Ennio Morricone. Anna Konovalova, Dalila Virga, Valentina Vitolo, Alfonso Ciulla, Antonio Garés e Oliviero Giorgiutti, accompagnati dall’orchestra diretta dal maestro Maurizio Colasanti, daranno vita a un Mozart rivisitato dalla poderosa immaginazione e dalla sensibilità artistica della regista ManuLalli, che promette di sorprendere ed estasiare, in una serata che si annuncia indimenticabile.
Il sold out è imminente, con grande soddisfazione degli Amici della Musica e del Teatro, organizzatori d i un evento la cui terza edizione è già un successo clamoroso.