Chieti. Grande successo per l’iniziativa del 30 aprile che ha visto il Marrucino, gremito, accogliere una festa-cerimonia in onore del maestro Sante Centurione. Tra le sorprese, la diffusione di un toccante messaggio registrato da Germano D’Aurelio (in arte ‘Nduccio) che proprio con Centurione aveva iniziato a suonare, negli anni ’70.
Alla parte musicale, si sono intervallati i ringraziamenti pubblici – con relativa consegna degli attestati di partecipazione – rivolti ai sostenitori della rassegna concertistica promossa dalla ArtEnsemble, rappresentata dal maestro Giuliano Mazzoccante. Lo stesso presidente della Deputazione Teatrale Teatro Marrucino, nella persona dell’avv. Cristiano Sipari, ha definito Mazzoccante un “Uomo-Squadra” tessendo parole di elogio per il suo operato. Tra i presenti anche il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio.
Dopo questo profondo e insieme leggero momento associativo, culturale e spirituale, la rassegna prosegue ora con un NUOVO CONCERTO NEL FOYER: giovedì 4 maggio alle 19 (ingresso 5 euro) tocca infatti a Luigi Colagreco autore e protagonista di Non muoversi – Interpretazione scenica di testi poetici in ambiente sonoro.
Atteso anche l’attore Giovanni Adriani e l’ensemble strumentale composto da Sonia Del Grammastro al flauto, Maurizio Schillaci alla chitarra, Lorenzo Miceli al pianoforte, Rocco Carabba al basso e contrabbasso, Luca Ricciuti e Alain Rapposelli alle percussioni. Direttore e maestro concertatore: Cristiano D’Urbano. Dietro le quinte opereranno invece Fabio Colucci e Francesco Gatti.
“L’intenzione – dichiara Luigi Colagreco – è quella di rendere palpabile la parola poetica, liberandola dalla pagina scritta. Questa volta in particolare – prosegue l’autore – sarà una grande emozione per me, perché presento una mia opera nella mia città. Si tratta di un lavoro intermediale, nato dal legame viscerale tra parola poetica e musica contemporanea. Spero inoltre, con questo progetto, di contribuire ad avvicinare il pubblico alla poesia, linguaggio artistico oggi troppo poco diffuso”.
Lo spettacolo è organizzato in collaborazione con l’associazione MIRA e mette in primo piano testi poetici (letti e sonorizzati dal vivo) tratti dalla raccolta che dà il titolo alla serata, pubblicata dalla Ianieri Edizioni e curata da Federica D’Amato.
Laureatosi cum laude presso l’università di Pisa, Luigi Colagreco consegue anche il diploma in Canto presso il conservatorio D’Annunzio di Pescara. Musicista e interprete, ha vinto, a fine anni ‘90, le selezioni regionali dell’Arezzo Wave Love Festival dove si esibirà con la band teatina La Fenice. Negli anni successivi prende parte al coro del Teatro Marrucino e di altri ensemble vocali, lavorando sotto la direzione di maestri quali ad esempio Ugo Gregoretti e Gianluigi Gelmetti. Nel tempo ha realizzato testi di presentazione per cd, concerti ed eventi artistici. Come autore di saggi, ha scritto per Bianco & Nero (rivista del centro sperimentale di cinematografia di Roma) e per Ateatro.it
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