Pescara. Musica, letteratura e gastronomia: è la risposta delle aree interne in chiave turistica, tutta giocata sull’unione delle specificità. Così Torricella Peligna, con la X Edizione del Festival letterario dedicato a John Fante, Roccascalegna con il Festival Musicale, e Altino con la VII Edizione del Palio culinario delle Contrade, in ossequio al peperone dolce, contribuiscono a far conoscere una “porzione di territorio regionale ricca di eccellenze”, come spiegano i sindaci dei tre Comuni, intervenuti alla conferenza stampa di presentazione degli eventi, calendarizzati a cavallo di ferragosto. All’incontro hanno partecipato anche il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso e l’assessore alle Tradizioni locali, Donato Di Matteo. D’Alfonso ha parlato di “piccoli distretti culturali spontanei” rendendo merito all’iniziativa che ha, a suo dire, una “oggettiva collocazione turistica”. Per l’assessore Di Matteo l’idea congiunta dei tre Comuni “testimonia la grande vivacità del nostro territorio che reagisce alle difficoltà di essere entroterra”. Per entrare nel merito dei singoli eventi, il Festival della Letteratura a Torricella Peligna si svolgerà il 21, 22 e 23 agosto ed il calendario prevede la presentazione di libri, reading musicali, incontri con gli autori, premi letterari, mostre fotografiche, proiezioni di film, approfondimenti su John Fante e sull’immigrazione italiana, focus su scrittori esordienti. In questa speciale edizione sarà possibile incontrare Eugenio Finardi, Giancarlo De Cataldo, Teresa De Sio, e Wanda Marasco. Sarà presente la figlia i Fante, Victoria.
Per quanto riguarda il Festival musicale di Roccascalegna, nei giorni 18, 19 e 20 agosto, si va dalla musica folk dei Bermuda Acoustic Trio al blues di Awa Ly, a Kelly Joyce. Tutti i concerti hanno inizio alle 21.30 e sono ad ingresso libero. In queste giornate il Castello medievale di Roccascalegna resterà aperto al pubblico. Infine nei giorni 21 e 22 agosto ad Altino si consumerà una gara culinaria tra contrade su sette menù, con primo, secondo, contorno e dolce, tutti rigorosamente a base di peperone dolce di Altino. Ai vincitori andrà la Piletta, un trofeo che interpreta il tradizionale mortaio della storia contadina e che viene fatto girare a turno tra tutti i vincitori. Il peperone di Altino è stato selezionato nel corso degli anni e presenta la caratteristica di avere i frutti rivolti all’insù, da qui il nome dialettale a “cocce capammonte”. È aromatico ed è, usato, tra l’altro, per la preparazione degli insaccati, tra i quali la ventricina. Intono al peperone rosso di Altino sono nate sette nuove aziende i cui giovani proprietari hanno impiantato 120 mila piantine su 4 ettari di terreno. C’è perfino un’oreficeria che si va sviluppando sfruttando le forme e il colore del perone rosso di Altino.