Chieti. “Dopo numerosi sopralluoghi, riunioni in Comune con il Sindaco, i tecnici, i funzionari e il personale del Luna Park, commissioni preventive Tulps e alla luce delle Circolari sulle manifestazioni pubbliche e di spettacolo e le misure cautelari rispetto alle vulnerabilità legate a ciascun evento, la dislocazione delle giostre in città, in occasione della festività del Santo Patrono, avverrà nell’unica area idonea e disponibile a contenere le 38 attività ovvero nello spazio antistante lo Stadio Angelini di Chieti in alternativa al Palatricalle”. È quanto fa sapere l’Assessore al Commercio e alle Attività Produttive, Carla Di Biase.
“Da settimane, di concerto con gli uffici del Comune, sono state vagliate tutte le possibili soluzioni e i percorsi burocratici per consentire la dislocazione del Luna Park a Chieti Alta, perché tale era la volontà dell’amministrazione e degli stessi giostrai – spiega l’Assessore Di Biase – ma dopo il parere sfavorevole della Questura in merito alla collocazione del Luna Park nell’area antistante il Palazzetto dello Sport “S. Leombroni”, per problemi di ordine pubblico dovuti alla presenza concomitante dello stesso con lo svolgimento di importanti manifestazioni sportive e degli eventuali play off di Pallacanestro che vedranno impegnati nel mese di maggio la Teate Basket, l’unica soluzione possibile è la collocazione del parco divertimenti nella parte bassa della città e precisamente nell’area antistante lo Stadio Angelini.
Per giorni – evidenzia l’Assessore Di Biase – abbiamo analizzato tutte le possibili dislocazioni con gli stessi giostrai e gli uffici tecnici ovvero:
1) VILLA COMUNALE, che, però, risulta completamente inidonea alla collocazione delle giostre, anche in numero ridotto, alla luce dei lavori di riqualificazione. Rispetto al passato, infatti, le attività ludiche sono tecnologicamente molto differenti e presentano degli spazi di occupazione molto più ampi. Inoltre, dovendo rispettare le normative inserite nella Circolare, non vi sarebbe sufficiente spazio di divisione tra un’attività e un’altra, non vi sarebbero vie di fuga, non sarebbe assicurata la presenza tempestiva dei Vigili del Fuoco così come quella dei mezzi di soccorso e, fattore non secondario, nessun ingegnere potrebbe validare un piano sicurezza, presentato dai giostrai, e nessuna commissione avallarlo.