Si è appena concluso il convegno nazionale dal titolo “Il Capitale Naturale. I servizi ecosistemici che le aree protette offrono alla collettività”, organizzato dall’AMP Torre del Cerrano in collaborazione con i comuni di Silvi e Pineto, che hanno ospitato le due sessioni.
Nel corso della mattinata, presso la sede del Circolo Nautico di Silvi, si sono susseguiti degli interventi tecnici da parte di docenti universitari e ricercatori sui temi del cambiamento climatico, del turismo sostenibile e dell’erosione costiera. I lavori sono stati aperti dai saluti istituzionali del sindaco di Silvi Andrea Scordella e del dottor Leone Cantarini, presidente dell’AMP Torre del Cerrano e del direttore marittimo della Guardia Costiera per Abruzzo, Molise e Isole Tremiti dottor Donato De Carolis.
Andrea Scordella ha posto l’accento sulla necessità di salvaguardare il patrimonio naturale pensando nei termini di un futuro ecosostenibile, sottolineando la collaborazione tra l’amministrazione comunale di Silvi e l’AMP Torre del Cerrano. Il presidente Cantarini ha ringraziato la direttrice della Direzione Generale Protezione Natura del Ministero dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare, dottoressa Maria Carmela Giarratano per essere stata presente nonostante l’emergenza dovuta alla collisione delle due navi nel Tirreno.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto anche ai due comuni di Silvi e Pineto, al Circolo Nautico di Silvi, per aver messo a disposizione la propria sede, ma anche alle Guide del Cerrano e agli sponsor Diodoro Ecologia e AM Consorzio sociale che hanno reso possibile la manifestazione. Il presidente ha inoltre sottolineato il valore economico del capitale naturale e l’importanza dell’Area Marina Protetta come patrimonio non solo per il comprensorio del Cerrano, ma anche per l’intera regione Abruzzo.
Gli interventi tecnici hanno approfondito i temi del cambiamento climatico, dell’erosione costiera, dell’eco-rendiconto e del turismo sostenibile. I docenti e i ricercatori intervenuti hanno presentato esempi e dati reali, con focus sull’Abruzzo o su altre realtà italiane. È stato dato spazio al ruolo delle aree protette per la tutela e la valorizzazione del capitale naturale e economico delle comunità.
Un momento centrale è stato dedicato all’intervento della dottoressa Giarratano, della e del contrammiraglio Comandante Aurelio Caligiore, del Reparto Ambientale Marino del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera. La prima ha rimarcato l’importanza del Rapporto sullo Stato del Capitale Naturale in Italia, che il Ministero redige dal 2015 (fino ad ora, due sono i rapporti pubblicati). Lo strumento consente infatti di rilevare ex ante e ex post gli effetti delle politiche pubbliche sul capitale naturale.
La seduta pomeridiana ha fornito spunti importanti legati alla gestione del demanio In vista della applicazione della Direttiva Servizi dell’UE, detta Bolkestein. Ciò comporterà un differente approccio, che porrà i concessionari ricadenti all’interno delle aree protette in una posizione prevalente che, se ben gestita, potrebbe avere importanti risvolti. Affrontati anche i temi del miglioramento nella capacità di assorbimento della CO2 dall’atmosfera, della difesa della costa dai fenomeni erosivi, del miglioramento del controllo sulla qualità delle acque e della trasformazione del turismo in forme compatibili e sostenibili per l’ambiente. Si tratta di elementi di crescita per il territorio, che differenziano le realtà interne alle aree protette dalle altre.
Il presidente dell’AMP, Leone Cantarini, ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti e ha ringraziato le amministrazioni comunali di Silvi e Pineto, le Guide del Cerrano, il Circolo Nautico e i due sponsor, Diodoro Ecologia e AM Consorzio, per aver reso possibile l’iniziativa.
Gli esperti convenuti provengono da diverse le istituzioni e associazioni, oltre al Ministero dell’Ambiente e la Regione Abruzzo: Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, Vivilitalia, ISPRA, Università del Molise, Guardia Costiera, Università Politecnica delle Marche; ARTA Abruzzo; ANCI Toscana, Parco Nazionale del Circeo, Università del Salento.