Orsogna. “Una madre”. In un articolo e un sostantivo un’infinita gamma di aggettivi per descrivere la sua unicità e la semplice condizione della madre per eccellenza: Maria. L’11 maggio, al Teatro Camillo De Nardis di Orsogna alle 21:00 andrà in scena lo spettacolo liberamente ispirato a Il Testamento di Maria di Colm Toibìn riadattato dalla regista e direttrice artistica del festival Camilla Amahì Saraceni e magistralmente interpretato da Vittoria Scognamiglio, Alvise Sinivia e Eloise Vereeken che replicherà nel pomeriggio del 12 maggio (ore 17.30). Sessanta minuti in cui Maria vive il momento più drammatico della sua vita e lo vive, per la prima volta, da madre. Sola, lontana dal mondo, in un luogo protetto, cerca di opporsi al mito che i compagni di suo figlio stanno forgiando.
Una sconvolgente reinterpretazione della sua figura, un testo potente e accattivante che andrà in scena sabato 11, ma che sarà preceduto da un’avant première la sera di venerdì 10 maggio con una rappresentazione riservata alla stampa, ai collaboratori e ai sostenitori del Festival che potranno poi intrattenersi con gli attori al termine della stessa con un cocktail organizzato con le Mamme d’Abruzzo.
Nel ruolo di Maria, Vittoria Scognamiglio, attrice italiana “adottata dalla Francia” che ha iniziato la sua carriera con la danza moderna e classica iniziando a lavorare per il cinema nel 1987 che l’ha vista debuttare con il regista Claude d’Anna. Tanti i ruoli che l’hanno vista protagonista in televisione, ma il teatro è la sua casa. Tanti i registi con cui ha lavorato in Francia e in Italia per il teatro e la televisione a cominciare da Stefano Sollima e Maurizio Scaparro. Tra le fiction cui ha lavorato Dalida, Gomorra, Odysseus e Cherif. Dal 2014 è coprotagonista al fianco di Isabelle Adjani nello spettacolo Kinship , e dal 2016 è con Fanny Ardant, nello spettacolo Croque Monsieur. Con il film Le Chat à deux Têtes ha ottenuto il Premio d’interpretazione femminile festival d’Albi (Francia), il Premio al festival di Valencia (Spagna) e il Premio al festival Gay di Torino (Italia).
Ma in scena c’è anche la nuova generazione di artisti con la talentuosa Eloise Vereeken e il giovane compositore e musicista Alvise Sinivia che comporrà le musiche dello spettacolo dal vivo con il suo innovativo strumento musicale derivato dall’unione di tre pianoforti, che ha creato durante una residenza artistica a Villa Medici a Roma e con il quale sta girando l’europa passando anche, lo scorso anno, per la biennale di Venezia.