Alexandre Dumas, il “Viaggio nel Fucino” e il Castello di Celano

Nel libro “Viaggio nel Fucino” di Alexandre Dumas, una ricostruzione accurata della visita dello scrittore francese, che visitò la zona del Fucino.

Alexandre Dumas, una personalità della letteratura e della drammaturgia che non ha bisogno di presentazioni, rappresentando uno dei massimi esponenti del romanzo storico, racconta in un libro il periodo in cui si ritrovò a visitare la zona del Fucino nella Marsica, in provincia di L’Aquila. Il libro “Viaggio nel Fucino” di Dumas è stato presentato giovedì 21 dicembre presso il Castello Piccolomini di Celano.

Cos'hanno in comune Celano, Fucino e Dumas? foto Ansa
Cos’hanno in comune Celano, Fucino e Dumas? foto Ansa abruzzo.cityrumors.it

E cosa ne pensava Dumas del Fucino e della visita compiuta? Ecco alcune delle parole utilizzate dallo scrittore:”Vedete bene che valeva la pena deviare di poche miglia il cammino per ammirare un’opera che l’antichità, se avesse saputo compierla, avrebbe chiamato l’ottava meraviglia del mondo”. Per parlare di Dumas, sono state riunite alcune personalità di spicco la dottoressa Marina Nuovo, Funzionario Archeologo Direzione Regionale Musei Abruzzo.

Castello Piccolomini di Celano, la veduta sul Fucino

Un libro di Alexandre Dumas, “Viaggio nel Fucino”, diventa motivo di dialogo e di analisi, riguardo uno dei punti turistici più interessanti e caratteristici della zona della Marsica: il Castello Piccolomini di Celano. Dumas racconta del suo viaggio del 1863 e nel visitare il Fucino si trovò nel pieno della imponente opera di prosciugamento del terzo lago più grande d’Italia avviata nel 1862 per volontà del principe Alessandro di Torlonia.

Il castello sul Lago
Il castello sul Lago abruzzo.cityrumors.it

Il Castello Piccolomini di Celano, luogo in cui si è svolta la presentazione del libro, ha invece origini più antiche, frastagliate da tappe intermedie che vedono la presenza di nomi di spicco della storia italiana come Federico II di Svevia, che fece costruire nel sito in cui sorge l’attuale castello, delle fortificazioni durante l’assedio del 1233 messo in atto da Tommaso Conte di Celano e Molise. Il sito assunse la forma vicina a quella odierna, solo alla fine del trecento.

Dal sito del Ministero della Cultura, arriva una descrizione di quello che è l’imponente Castello:“Il castello Piccolomini di Celano si affaccia maestoso ed imponente sulla piana del Fucino, un tempo occupata dal terzo lago più grande d’Italia. Protetto da una possente cinta muraria segnata da camminamenti e bastioni, è costituito da un blocco centrale di forma rettangolare e da quattro torri angolari merlate”.

In epoca moderna, nel 1915, il Castello riportò gravi danni dovuti al terremoto che colpì il territorio e, dopo 25 anni in cui versò in condizioni di abbandono, nel 1940 iniziarono i lavori di ristrutturazione interrotti dal secondo conflitto mondiale e portati a termine solo nel 1960. Dal 1992 il Castello è sede del Museo d’arte sacra della Marsica e della Collezione Torlonia.

Impostazioni privacy