L’Aquila. Nell’ambito dell’accordo internazionale Italia – Francia per la condivisione del restauro della Chiesa di Santa Maria del Suffragio all’Aquila si è svolto nei giorni scorsi un Cantiere Scuola per il restauro dell’apparato decorativo in particolare della facciata settecentesca.
E’ stata un’esperienza didattica importante perché ha messo in sinergia le massime istituzioni italiane e francesi nel campo del restauro; il cantiere scuola della Chiesa di Santa Maria del Suffragio all’Aquila, edificio simbolo delle ferite inferte dal sisma del 2009 al patrimonio culturale, vede la collaborazione del Istituto Superiore di Catalogazione e Restauro (ISCR), della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, Soprintendenze ai beni Architettonici e paesaggistici e Storico Artistici dell’Abruzzo (Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo) dell’ Istituto Nazionale del Patrimonio francese (INP) e dell’Accademia di Belle Arti dell’Aquila (Ministero dell’Istruzione, Ricerca e Università).
Un’esperienza importante per gli allievi restauratori italiani e francesi che hanno avuto la possibilità di partecipare ad uno dei restauri più complessi e delicati della ricostruzione del patrimonio culturale danneggiato dal sisma del 2009, quello, appunto, della Chiesa di Santa Maria del Suffragio meglio nota come “Anime Sante” uno dei monumenti simbolo dell’Aquila e della cultura italiana. Una chiesa molto diversa dal modello dell’architettura religiosa aquilana che si rifà ai modi del barocco romano, eliminando la facciata come quinta architettonica per assumere forme più borrominiane grazie alla progettazione di Gianfrancesco Leomporri che affida, invece, la realizzazione ad Antonio Bucci marmoraro di Pescocostanzo. L’impianto generale a croce latina, a tre navate con cappelle laterali e cupola è opera dell’architetto Carlo Buratti, attivo a Roma, che termina la costruzione nel 1755 come si legge nel coronamento della facciata. Ai primi dell’ottocento l’edificio fu completato con la realizzazione della cupola ad opera di Giuseppe Valadier.
Nel corso del cantiere scuola gli studenti, con la supervisione delle docenti dell’ISCR, dell’INP e dell’Accademia, hanno avuto la possibilità di conoscere le metodologie necessarie per la conoscenza e la messa in sicurezza delle superfici decorate soprattutto in stucco. Sono stati effettuati, oltre alla realizzazione della documentazione grafica e fotografica dello stato di fatto del degrado del catino apicale, interventi di preconsolidamento dei sollevamenti a rischio crollo, saggi di pulitura e realizzati degli interventi localizzati di velinatura.
“Per gli allievi dell’Accademia – spiega il Commissario Direttore Giovanna Cassese – questo cantiere scuola è stato una prima occasione di confronto con le grandi problematiche del restauro che assumono, in una città come L’Aquila grande rilevanza anche in ambito internazionale. Un’esperienza importante per il corso quinquennale in restauro dell’Accademia dell’Aquila che è stato istituito nel 2012 e consente il rilascio di un Diploma di secondo livello abilitante alla professione di restauratore di beni culturali ed è equiparato alla laura magistrale. La partecipazione al cantiere scuola di Santa Maria del Suffragio, per la quale si ringrazia la Direzione Regionale per i beni Culturali e Paesaggistici dell’Abruzzo che ha la responsabilità del cantiere, rappresenta una significativa e valida opportunità di scambio internazionale per i futuri restauratori in formazione ed un’occasione di fattiva e feconda collaborazione per la salvaguardia del patrimonio della città di L’Aquila”.