Teramo. Venerdì prossimo, nell’Aula Tesi della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università degli Studi di Teramo, con inizio alle ore 10, si svolgerà il convegno “Inumana e inappellabile. No alla pena di morte”.
Il convegno, organizzato da Amnesty International Teramo, si inserisce nell’ambito delle iniziative promosse a livello mondiale dalla Coalizione mondiale contro la pena di morte, rete di oltre 150 associazioni abolizioniste e della quale Amnesty International fa parte sin dal 2002.
Da anni, si legge in una nota, il numero dei Paesi che rinunciano all’uso della pena di morte è in costante aumento. Ciò nonostante, le esecuzioni registrate ogni anno da Amnesty International sono centinaia (soprattutto in Iran, Iraq, Arabia Saudita e Stati Uniti d’America), non tenendo conto delle probabili migliaia di esecuzioni che si verificano in Cina, paese ove la pena di morte è un segreto di stato.
Al convegno prenderanno parte George Kain, docente di diritto penale della State University of Connecticut, il 17° stato degli Usa ad aver abolito la pena di morte; Antonio Marchesi, docente di diritto internazionale all’Università di Teramo; la Comunità di Sant’Egidio; Vanessa Donaggio, dell’Istituto buddista italiano Soka Gakkai; Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia.
Nel corso del convegno, moderato da Elena Talamonti, responsabile di Amnesty International Teramo, sono previsti momenti di letture e di spettacolo e sarà allestita dagli attivisti la mostra fotografica “La camera scura” realizzata nell’ambito del progetto Sono contro la pena di morte perché… della Sezione italiana di Amnesty International.
Il gruppo Amnesty International Teramo raccoglierà firme per chiedere l’abolizione definitiva della pena di morte nell’area dei Caraibi.