Davide Cavuti firma le musiche dello spettacolo ‘Lo Sfascio’ con Nicolas Vaporidis

locandina_lo_sfascioRoma. Una nuova esperienza di grande prestigio per il compositore abruzzese Davide Cavuti che firma le musiche originali de “Lo Sfascio” spettacolo tra i più attesi della nuova stagione teatrale che ha debuttato a Roma alla Sala Umberto il 29 ottobre e sarà in scena fino al 17 novembre e poi in tournèe nei maggiori teatri di tutta Italia.

“Lo sfascio” scritto da Gianni Clementi vede protagonisti Nicolas Vaporidis, Augusto Fornari, Alessio di Clemente, Riccardo De Filippis e Jennifer Mishciati ed è prodotto da Mind Production e da Simone Giacomini. La regia è firmata a quattro mani da Saverio di Biagio e Gianni Clementi con le scene di Carmelo Giammello e le musiche originali firmate dall’abruzzese Davide Cavuti.
“Lo sfascio – afferma il compositore Davide Cavuti – è uno spettacolo che parla di temi crudi quali la corruzione, il degrado morale, il successo ottenuto senza scrupoli, ma lanciando alla fine anche un segnale di speranza. Ho cercato di tradurre in musica questi aspetti rispettando le esigenze sceniche del testo e le richieste dei registi”.
Siamo negli anni ’70, in piena strategia terrorista. Fosco, (interpretato da Alessio Di Clemente) titolare di uno sfasciacarrozze (lo sfascio) e con precedenti penali alle spalle, è un amante della bella vita e non perde occasione per tradire sua moglie Katia (Jennifer Mischiati), in avventure occasionali. E’ anche  un giocatore incallito di carte e, insieme all’amico poliziotto Ugo (Riccardo De Filippis, Lo Scrocchiapezzi di “Romanzo Criminale – la serie”)  assiduo frequentatore di bische clandestine. Manlio (interpretato da Augusto Fornari), fratello di Fosco e afflitto da un serio problema mentale, lavora allo sfascio ed è immerso nel suo mondo di giochi infantili. Personaggio abituale dello sfascio è Luciano, detto Diecilire, interpretato da Nicolas Vaporidis, un piccolo truffatore costantemente in cerca di soldi. Una grave perdita al gioco vede vittima Ugo il poliziotto, il quale decide di compiere una rapina ed obbliga Fosco a rendersi suo complice. Anche Diecilire partecipa alla rapina, in qualità di autista. La rapina a una gioielleria si conclude con successo, ma come spesso accade una fortuita coincidenza spariglia le carte in tavola. Infatti Manlio, mentre i tre complici stanno commentando l’impresa e valutando il bottino, nel bagno dell’officina trova una donna ferita gravemente ed apparentemente in coma. Ugo è assalito dal dubbio che la donna prima di perdere conoscenza abbia sentito i loro discorsi. Manlio, abituato dalla sua natura pura, si innamora della donna e per difenderla si ribella al piano di Ugo di eliminarla fino ad arrivare alle estreme conseguenze.
Le musiche sono state registrate e missate a Teramo presso lo “Studio Faremusika – Arts Factory” di Teramo diretto da Flavio Pistilli.

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