Pescara, critica politica al centro del sesto Festival Mediterraneo della Laicità

MarramaoIl 25, 26 e 27 ottobre l’Aurum di Pescara ospiterà la sesta edizione del Festival mediterraneo delle laicità, organizzato dall’associazione Itinerari laici, con la direzione scientifica del filosofo Giacomo Marramao.

La Laicità e la critica della politica sono i temi della manifestazione, sviluppati per contribuire alla comprensione di alcuni problemi dell’azione e della comunicazione politica, spesso poco aperte al confronto, pratica grazie alla quale si potrebbero percorrere strade alternative capaci di migliorare la situazione attuale.

Il Festival approfondirà le sue tematiche, accogliendo nomi importanti del mondo della cultura, della politica, della filosofia oltre a protagonisti d’iniziative ed esperienze di percorsi politici. Da non perdere, tra gli ospiti internazionali, Uwe Pörksen, autore di un libro datato 1988 ma attualissimo e tradotto in italiano nel 2012: Parole di plastica, la lingua di una dittatura internazionale. Questo scritto risulta più che mai attuale e il filosofo tedesco ci svelerà come “”sulla superficie o sul fondo della nostra lingua sciama da qualche tempo un drappello di parole nuove non nell’aspetto, ma nel modo in cui vengono usate”, queste parole sono le cosiddette parole-ameba che cambiano di significato in funzione delle intenzioni di chi le usa, quindi, in ultima analisi, risultano delle parole vuote, a disposizione di chiunque voglia sfruttarle per i propri scopi comunicativi.

Prima di Pörksen, alle 17 di sabato 26 Ottobre, Luigi Manconi, sociologo e politico, ex militante di Lotta continua e ora senatore con il Partito Democratico, approfondirà il tema dei Diritti negati e violati nel nostro Paese. Gli altri ospiti del festival saranno Rocco Rochi, Enrico Redaelli, Florinda Cambria, Paolo D’Arpini,  Michele Prospero, Ouejdane Mejri, Khalid Chaouki, Chiara Lalli, Umberto Ranieri, Carlo Sini.

“I nostri ospiti ci aiuteranno a comprendere il momento di grande crisi nazionale e mondiale” ci spiega la nota stampa del festival “offrendo una visione laica che possa contribuire a leggere la crisi politica”.

 

Andrea Di Nisio


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