L’idea della Sagra fu di Fernando Aurini, giornalista, intellettuale e storico della cultura materiale. Il grande e inaspettato successo della prima edizione si ripete puntualmente ogni anno, quando migliaia di persone arrivano nella cittadina farnese per gustare la ghiotta e inimitabile pietanza locale. Oggi i porchettari camplesi, tutti allievi dei maestri della tradizione, approntano la porchetta con i sistemi d’antico insegnamento. E come è consuetudine, ogni anno, il loro prodotto viene giudicato da una giuria di degustatori che valuta qualità delle carni, cottura e, particolare non secondario, consistenza della crosta che deve risultare fragrante e gustosa al palato. Si sono aperte le iscrizioni per la Giuria Popolare della 42^ Sagra della Porchetta Italica, il modulo reperibile presso il Bar del Duomo e Bar Farnese, in piazza Vittorio Emanuele II, dovrà essere compilato e riconsegnato entro il 12 agosto.
Il maiale, rigorosamente ‘imporchettato’ sarà servito nei ristoranti e stand.
Grazie alla Pro Loco Città di Campli si mantiene viva una tradizione millenaria ancora oggi strettamente legata ad una economia locale, l’allevamento dei suini. I ‘porchettai’ camplesi girano l’Abruzzo, le Marche e il Lazio e ogni giorno uno di loro vende il suo profumato prodotto all’angolo di qualche piazza.
Nelle serate saranno presenti diversi stand, tra cui quello che espone simpaticissime t-shirt in dialetto abruzzese, già acquistabili online nella pagina facebook “Risate Abruzzesi” o nello store di CityRumors.