Quanti gli volevano bene hanno fatto un racconto per immagini, musiche, versi, canzoni. Hanno riferito gli aneddoti e i pensieri di Antonio. L’iniziativa è stata curata da due associazioni di cui Di Rado faceva parte: l’Associazione culturale balli folkloristici “Lo scrigno della Majella” di Guardiagrele e l’Associazione “Domenico Ceccarossi” di Orsogna. I sindaci dei I Comuni ai quali era in vario modo legato – Orsogna, San Martino sulla Marrucina e Guardiagrele – hanno consegnato ai famigliari una targa ricordo. Presente anche il consigliere regionale Emilio Nasuti.
Per il futuro è stata lanciata l’idea di organizzare corsi di “ddù botte”, per valorizzare uno degli strumenti più genuini della tradizione musicale e anche artigianale dell’Abruzzo.