Promozione, valorizzazione e progettazione ad ampio respiro, in sinergia con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo. Questi i capisaldi del Piano di sviluppo relativo all’area archeologica di Luco dei Marsi, “scrigno a cielo aperto di tesori storico-cultural”i, promosso dall’amministrazione guidata dalla sindaca Marivera De Rosa.
L’area si estende dal “Casotto di Lustro”, casa cantoniera di Torlonia, lungo la via Circonfucense, fino all’altura del Monte Penna di fronte al cimitero. In essa, in località “Il Tesoro”, si possono apprezzare anche le vestigia dell’antico tempio italico-romano.
“Stiamo procedendo con un capillare lavoro di rinnovamento per quanto riguarda l’organizzazione della cura e di tutte le attività connesse alla promozione del sito archeologico luchese”, spiega la sindaca De Rosa, “Sarà dato corso a un programma ricco di interventi di rilievo, destinati a dare notevole impulso alla valorizzazione dei nostri beni archeologici e artistici. I progetti in cantiere per l’area sono diversi e mirano, oltre che a preservare luoghi ed elementi fortemente identitari per noi luchesi, allo sviluppo e al consolidamento del settore turistico-culturale, a tutto vantaggio del paese”.
“In virtù della riorganizzazione in corso”, ha continuato la sindaca, “la nostra Amministrazione ha stabilito, a scadenza del protocollo attualmente in essere di non rinnovarlo, ma di procedere con la sottoscrizione di una nuova intesa, che consentirà all’Amministrazione stessa di essere più direttamente impegnata nella gestione e nella cura dell’Area. La cooperazione con la Soprintendenza proseguirà all’insegna di una sinergia ancora maggiore, per la massima valorizzazione del sito”.