Arts Factory, a colloquio con Flavio Pistilli, autore degli arrangiamenti di Tatì

FlavioPistilliTeramo. Sentire il basso di Billie Jean colorare le melodie di Fuoco sulla collina fa un certo effetto. Ancor di più l’azzardo, riuscitissimo, tra Agnese e l’assolo di Bohemian Rhapsody. Chi ha partecipato all’inaugurazione di Arts Factory sicuramente ricorda Tatì, lo spettacolo dedicato a Ivan Graziani e quella mescolanza di note, l’unione perfetta tra le musiche del cantautore e i successi dei grandi del rock mondiale. Chi c’era, sabato 30 settembre ha assistito a una magia complessa, difficile da realizzare. Un lavoro certosino che ha connesso perfettamente le armonie dei Queen, di Janis Joplin, di Jimi Hendrix con le melodie del chitarrista teramano.

L’artefice di tutto è Flavio Pistilli. Pianista, tastierista anzi. Un musicista completo che guarda alle avanguardie della computer-music con l’orecchio esperto dell’arrangiatore. Pistilli è uno dei soci di Faremusika, la scuola che a Teramo ha dato slancio e autorevolezza alla musica popular. Un’associazione che da sabato, insieme ad Azionarti e Mousikè, è tra i primi partner del grande contenitore artistico, Arts Factory.

Tastierista, arrangiatore, esperto informatico. Chi è Flavio Pistilli?

Credo sia l’unione sinergica di questi ruoli… Gli studi musicali e quelli informatici mi hanno portato ad unire, sin dagli anni ’80, queste mie due peculiarità e a “sfruttare” la tecnologia anche nella musica. Ricordo ancora la rassegnazione di mio papà ogniqualvolta tornavo a casa con un nuovo “oggetto” musicale elettronico, una tastiera o un campionatore, un modulo sonoro o un computer e la sua fatidica domanda: “ma con tutte le diavolerie che già c’hai ti serve per forza anche questo?” e io che, ovviamente, tentavo di spiegare che si trattava di qualcosa di veramente indispensabile, senza il quale la mia creatività non si sarebbe potuta esprimere fino in fondo.

Come hai prodotto gli arrangiamenti di Tatì?

Gli arrangiamenti o, come mi piace meglio chiamarli, le “contaminazioni” sono nate pensando dapprima a quali potessero essere gli artisti che Ivan avrebbe incontrato nel suo cammino e poi cercando di trovare qualcosa che accomunasse artisticamente un brano di Graziani a ciascuno di loro.

È stato difficile?

Considerando l’abbondante e meravigliosa discografia di Ivan, questo lavoro si è rivelato al tempo stesso semplice e complesso. Ci tenevo a non snaturare eccessivamente i suoi brani, in primo luogo perché sono già assolutamente perfetti e equilibrati e poi perché il pubblico teramano conosce molto bene i suoi brani e volevo che avesse comunque la possibilità di riconoscerli facilmente e cantarli.

A tuo giudizio, qual è stato il medley più riuscito?

Ritengo che la contaminazione più d’effetto e credo anche a nome di tutti le persone coinvolte nel progetto sia quella di Fuoco sulla collina che, essendo cantata da Michel Jackson, ho “pensato di “fondere” con Billie Jean, meraviglioso brano di Jackson maestosamente arrangiato da Quincy Jones.

Con la nascita di Arts Factory, quali saranno le novità di Faremusika?

Le novità di Faremusika sono e saranno numerose, il grande contenitore di Arts Factory è qualcosa di innovativo e versatile e le possibilità che vengono offerte alla nostra città sono molto importanti. Ovviamente stiamo lavorando con ritmi molto serrati e questo nostro impegno dovrà proseguire con la stessa intensità per molto tempo.

Oggi si replica con lo spettacolo. Attese?

Spero che anche il pubblico di questa sera apprezzi lo spettacolo, come è già avvenuto per il pubblico delle altre messe in scena. Noi tutti di sicuro ce la metteremo tutta come al solito!

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