Premio Teramo, cerimonia finale con Corrado Augias

La pubblicazione del primo racconto di una collana che verrà impreziosita ogni anno, attingendo al fondo che raccoglie tutte le opere che negli anni hanno partecipato all’iniziativa. Sarà questa una delle novità della cerimonia di premiazione del 44° Premio Teramo, in programma il prossimo 4 maggio alle 17,30 all’Ipogeo.

Il sisma e le abbondanti nevicate di gennaio avevano costretto gli organizzatori a rimandare l’evento per due volte ma alla fine la data è stata trovata e martedì prossimo sarà possibile conoscere i vincitori dell’ambito riconoscimento. Tra i 21 finalisti sui quasi 200 racconti partecipanti, dunque, saranno assegnati il Premio Teramo per un racconto inedito, il “Giacomo Debenedetti” riservato ad uno scrittore giovane e il “Mario Pomilio” per uno scrittore abruzzese.

Ospite d’onore sarà il noto giornalista Corrado Augias che riceverà un premio speciale per la promozione del libro e la diffusione della cultura. La manifestazione sarà presentata da Laura De Berardinis e sarà arricchita dalle musiche del Melos Clarinet Ensamble, con gli ex allievi del Braga, e dalle letture dell’attore Mauro Di Girolamo.

“Una manifestazione questa”, ha detto l’assessore alla cultura Caterina Provvisiero, “che abbiamo fortemente voluto, nonostante le avversità che Teramo si è trovata ad affrontare, sulla scia degli eventi che in qualche modo possano caratterizzare l’identità culturale della città ma che trovano ampio consenso anche al di fuori di essa”.

E come ha assicurato Paolo Ruggieri, segretario del Premio, si lavorerà subito per il bando della prossima 45^ edizione, non escludendo che la premiazione possa essere confermata per la primavera.

Durante la cerimonia di premiazione, inoltre, sarà allestita una piccola mostra fotografica dal titolo “Alle origini del Premio Teramo. I primi vent’anni (1959-1978)” con alcune immagini storiche conservate nella biblioteca Delfico e verrà consegnato ai presenti il primo racconto di una collana, che avverrà arricchita ogni anno, con alcuni dei racconti della storia del Premio non vincitori. Si comincia con “Don Pedro De Caiegos” di Carlo Sgorlon che partecipò alla 14^ edizione del Premio nel 1972.

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