Vacri. Si chiama “St’Amore” il libro di Massimo Pasqualone che sarà presentato domenica 26 febbraio presso il Centro Sociale di Vacri alle 17.30.
Organizzato dalle associazioni “Vacri Senza Porte” e “Akros” col patrocinio del Comune, l’evento vuole essere un omaggio a uno dei più importanti poeti dialettali abruzzesi.
“St’Amore – spiega in proposito il sindaco Antonio D’Aristotile – è una raccolta di poesie in dialetto abruzzese nelle quali Pasqualone compie una sorta di viaggio tra gli affetti più cari, utilizzando la lingua dei padri. Un’opera, dunque, che si sposa perfettamente con le iniziative portate avanti per preservare l’identità abruzzese”.
Il riferimento è alle manifestazioni che, negli anni, hanno portato Vacri all’attenzione regionale e nazionale, come il concorso di Poesia Dialettale “Città di Vacri”, uno dei più antichi d’Abruzzo.
Non a caso l’evento in programma per domenica 26 febbraio sarà arricchito dal recital di Massimo Pasqualone e degli studenti della scuola elementare e media vincitori dell’importante kermesse.
“Il nostro intento – continua D’Aristotile – è quello di esaltare il dialetto come elemento costitutivo della nostra cultura e i valori per i quali la nostra gente è amata e apprezzata nel mondo. In questo senso un plauso va proprio a Massimo Pasqualone, che è riuscito a tradurre in rima quell’Abruzzo forte e gentile di cui ancora si sente parlare”.
Nato a Francavilla, Massimo Pasqualone è poeta, docente di Bioetica presso l’Università “Gabriele d’Annunzio”, critico d’arte e letterario. Ha scritto il suo primo libro (un volume di poesia dialettale) nel 1992. Da allora ha dato alle stampe numerose raccolte di poesia e saggi, ottenendo prestigiosi riconoscimenti.