Giulianova. L’I.I.S. “Crocetti-Cerulli” di Giulianova ha accolto l’invito del Comitato Pari Opportunità della Regione Abruzzo all’incontro con le aziende, le associazioni e le scuole sul tema “Esserci dove vengono prese le decisioni” che si è tenuto venerdì scorso nell’aula magna della Facoltà di Economia dell’Università D’Annunzio di Pescara.
Nell’ambito del Seminario la professoressa Lucia Marcone, in rappresentanza dell’Istituto diretto dalla preside Leonilde Maloni, ha descritto nel suo intervento le caratteristiche del nuovo Polo scolastico giuliese, che si appresta ad essere uno tra i più vasti e articolati della provincia con i suoi 1.200 alunni e circa 300 figure professionali tra docenti, personale Ata e collaboratori scolastici.
Ampio risalto è stato dato agli indirizzi dei Diplomi quinquennali che si possono conseguire frequentando l’Istituto. E’ stata illustrata l’offerta formativa rivolta agli studenti con particolare attenzione al tema dei diritti di cittadinanza.
“In questa offerta a tutto tondo” ha spiegato Lucia Marcone, “da quest’anno si è inserito il tema delle Pari Opportunità con una serie di lezioni in ambito curriculare e degli incontri pomeridiani con esperti. L’occasione, graditissima, è stata fornita dalla iniziativa della Commissione Pari Opportunità del Comune di Giulianova che ha indetto un Concorso intitolato a Filomena Delli Castelli, la deputata abruzzese che ha fatto parte della Costituente italiana. Tale iniziativa è riservata agli studenti degli Istituti superiori del comune e prevede la stesura di un elaborato sul tema delle Pari opportunità. Da sempre ai nostri studenti offriamo strumenti cognitivi e spunti di riflessione utili ad esercitare i diritti di cittadinanza e siamo interessati a migliorare le condizioni di vita sociale, economica e personale delle donne a tutti i livelli. La collaborazione con le Istituzioni del nostro territorio ci lusinga perché è il segno evidente dei momenti di sensibilità della classe politica verso quell’avamposto di crescita sociale che sono le scuole. A volte non è necessario avere grandi ambizioni in quanto la diffusione di una cultura tesa al superamento dei pregiudizi e degli stereotipi legati all’identità di genere che ancora sopravvivono in alcuni ambienti, costituisce di per sé un trampolino di lancio per molte delle nostre studentesse che si sentono incoraggiate a costruire con fiducia un progetto di vita basato sui propri talenti e sulle proprie aspettative di realizzazione personale”.