“E’ questa un’esperienza storica per la nostra comunità” ha spiegato Lanfranco Lancione, presidente dell’associazione Socialcuba, “che per la prima volta è riuscita a mettere insieme tutte le associazioni di San Nicolò per realizzare un progetto che può dare inizio a quel processo identificativo che a questo territorio ancora manca”.
“La nostra comunità” spiegano in una nota le associazioni “è ancora troppo giovane per riuscire ad inglobare le diverse tradizioni e le diverse appartenenze che la compongono. Questo luogo vuole unirci per creare una coscienza forte di appartenenza e non solo sulla carta”.
L’opera, realizzata da un’artista nato a San Nicolò, luogo a cui resta ancora molto legato ma che da anni opera tra Imola e Solarolo, è una struttura tubolare verticale inclinata, attraversata nel mezzo da una serie di lenti che consentono una visione capovolta e tridimensionale della realtà circostante. “La forma tubolare” spiega Di Giovanni “è la stessa dell’aorta che porta sangue al cuore e al cervello, la stessa degli acquedotti, dei cavi telefonici, della fibra ottica. Ciò che si vede attraverso la scultura è la realtà che ci circonda, ma rivoluzionata da un’ottica diversa, dal tentativo di riscoprire e rivalorizzare ciò che appartiene a chiunque”.
L’appuntamento è alle ore 18 nella piazza centrale della frazione per l’inaugurazione dell’opera che verrà seguita dalla presentazione delle squadre sportive del territorio e da una serata spettacolo con il concerto della Jolly Roger Band, in collaborazione con la cantante Edea e l’esibizione degli allievi della scuola di danza La Sylphide.
Manuela Martella