Teramo, un ‘luogo della memoria’ per trovare lo spirito di identità

luogo_memoriaTeramo. Non un monumento ma un mezzo per comunicare che possa permettere a chiunque si trovi a passare lì davanti di fruire dell’installazione. Sarà presentata sabato prossimo in Piazza Progresso a San Nicolò l’opera dell’artista Marco Di Giovanni, in un momento fortemente voluto dalle diverse associazioni della frazione più grande del capoluogo, per inaugurare il “luogo della memoria”.

“E’ questa un’esperienza storica per la nostra comunità” ha spiegato Lanfranco Lancione, presidente dell’associazione Socialcuba, “che per la prima volta è riuscita a mettere insieme tutte le associazioni di San Nicolò per realizzare un progetto che può dare inizio a quel processo identificativo che a questo territorio ancora manca”.

“La nostra comunità” spiegano in una nota le associazioni “è ancora troppo giovane per riuscire ad inglobare le diverse tradizioni e le diverse appartenenze che la compongono. Questo luogo vuole unirci per creare una coscienza forte di appartenenza e non solo sulla carta”.

L’opera, realizzata da un’artista nato a San Nicolò, luogo a cui resta ancora molto legato ma che da anni opera tra Imola e Solarolo, è una struttura tubolare verticale inclinata, attraversata nel mezzo da una serie di lenti che consentono una visione capovolta e tridimensionale della realtà circostante. “La forma tubolare” spiega Di Giovanni “è la stessa dell’aorta che porta sangue al cuore e al cervello, la stessa degli acquedotti, dei cavi telefonici, della fibra ottica. Ciò che si vede attraverso la scultura è la realtà che ci circonda, ma rivoluzionata da un’ottica diversa, dal tentativo di riscoprire e rivalorizzare ciò che appartiene a chiunque”.

L’appuntamento è alle ore 18 nella piazza centrale della frazione per l’inaugurazione dell’opera che verrà seguita dalla presentazione delle squadre sportive del territorio e da una serata spettacolo con il concerto della Jolly Roger Band, in collaborazione con la cantante Edea e l’esibizione degli allievi della scuola di danza La Sylphide.

 

Manuela Martella


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