Teramo. Torna il Premio Internazionale per la Fotografia Cinematografica “Gianni Di Venanzo” di Teramo. La 16^ edizione si svolgerà dal 15 al 29 ottobre prossimi.
La manifestazione teramana, ideata e organizzata dall’Associazione Culturale Teramo Nostra, si ritaglia ancora un ruolo esclusivo nel panorama dei premi e festival dedicati al mondo del cinema: a Teramo, ogni anno, infatti, i protagonisti sono i Direttori della fotografia, i maestri della luce, gli “Autori della cinematografia”, definizione cara a Vittorio Storaro, a Teramo nella scorsa edizione per ritirare l’Esposimetro d’oro alla carriera. Il tre volte Premio Oscar Storaro è il Presidente Onorario del Premio Di Venanzo.
Una macchina complessa quella del Premio Di Venanzo, ma che negli anni si è ritagliata un ruolo di primo piano nell’ambito dei premi dedicati al cinema. Lo testimoniano gli ospiti prestigiosi che in quindici anni sono saliti sul palco del cine-teatro Comunale di Teramo.
Peccato che l’organizzazione soffra ancora di poca considerazione da parte delle Istituzioni. “Capiamo il momento generale di difficoltà – ha detto in proposito Piero Chiarini, presidente di “Teramo Nostra” – ma il Premio Di Venanzo, tra le più importanti manifestazioni della nostra regione, è sicuramente tra quelle meno finanziate d’Abruzzo con fondi pubblici. Sarebbe ora che le amministrazioni, qualora fossero in condizioni di farlo, aiutassero la manifestazione a crescere ulteriormente, o direttamente con fondi dedicati, o indirettamente attraverso la sensibilizzazione del tessuto imprenditoriale locale”.
Numerosi gli appuntamenti anche in questa edizione del Premio. Alla consueta proiezione dei film “illuminati” dai Direttori della Fotografia che riceveranno a Teramo l’Esposimetro d’oro, si accompagneranno convegni, concerti dedicati a compositori di colonne sonore, e particolari rassegne come quella dedicata al “Cinema di famiglia”, già proposta nella passata edizione.
Quest’anno inoltre, nel 150° anniversario dell’Unità d’Italia, l’Associazione Teramo Nostra ha pensato di festeggiare in chiave “cinematografica” tale ricorrenza: un ruolo centrale sarà rappresentato da Civitella del Tronto. Nella cittadina della fortezza borbonica sarà girato quest’anno il documentario che ogni anno il Premio Di Venanzo dedica ad una realtà territoriale della provincia di Teramo.
Ma il Premio propone un’altra particolarità: il Di Venanzo e l’ Istituto Zooprofilattico G. Caporale di Teramo, in collaborazione con l’associazione Vier Pfoten International, bandiscono una selezione di audiovisivi al fine di conferire il II Premio Speciale “Istituto G. Caporale – Vier Pfoten International”.
Per l’edizione 2011, è stato individuato il macrotema “Il rapporto uomo – animale” sul quale tutti potranno cimentarsi, sia con lavori realizzati per l’occasione, sia con progetti già pronti e ritenuti idonei a tale concorso. Il filmato va spedito in busta chiusa, entro il 30 settembre 2011, a “Istituto G. Caporale, Ufficio di Comunicazione Istituzionale, Campo Boario, 64100 Teramo”. Sul sito dell’Istituto Zooprofilattico (www.izs.it) c’è una sezione dedicata al Premio Speciale con tanto di regolamento e scheda di iscrizione.
Questo concorso, organizzato dall’associazione Teramo Nostra in collaborazione con l’ Istituto G. Caporale e Vier Pfoten, è un altro tassello che la Città di Teramo pone in onore a Gianni Di Venanzo, illustre Direttore della fotografia e Maestro della luce.
E proprio a questo grandissimo maestro della luce, il teramano Gianni Di Venanzo (Teramo 18/12/1920, Roma 03/02/1966), è intitolato il Premio. Di Venanzo collaborò con i più grandi registi del periodo d’oro del cinema italiano e, seppur scomparso prematuramente a soli 45 anni, vinse per ben cinque volte il Nastro d’Argento quale direttore della fotografia dei film: Il Grido (1957) di Antonioni, I magliari (1959) e Salvatore Giuliano (1961) di Rosi, Otto e mezzo (1963) e Giulietta degli Spiriti (1965) di Fellini.
Nei giorni scorsi a Roma si è riunita la Giuria del Premio Di Venanzo: le terne dei Direttori della fotografia sono state individuate da Vittorio Storaro. I componenti della Giuria sceglieranno tra questi i direttori da premiare. La Giuria è composta dal Presidente Stefano Masi (critico cinematografico), da Vittorio Storaro (autore della cinematografia), da Alessio Gelsini (Pres. AIC, Associazione Italiana Autori della Fotografia Cinematografica), da Franco Mariotti (direttore di festival del cinema) e da Vittorio Giacci (direttore ACT Multimedia).