Chieti, presentata la stagione artistica del Teatro Marrucino VIDEO

Chieti. Tanti gli spettacoli, tanti gli appuntamenti e un cartellone ricco di eventi di teatro classico e d’autore, operetta, balletto e teatro ragazzi, per lanuova Stagione teatrale del Teatro Marrucino che, anche quest’anno, si avvale della collaborazione dell’ACS Abruzzo Circuito Spettacolo.

 “Siamo veramente molto orgogliosi di come questa governance sta portando avanti e sta rilanciando un’istituzione culturale che per tradizione è tra le più importanti d’Abruzzo – ha detto il sindaco di Chieti, Umberto Di Primio – come capita sempre ha bisogno di essere coltivata. Le buone tradizioni, il buon nome di un’istituzione culturale come il Marucino si va offrendo e questo lo si può fare soltanto mettendo su dei cartelloni non scegliendo soltanto i titoli ed i nomi, la cosa più importante è la differenza che viene fuori dal botteghino, da quanta gente richiama, ma viene soprattutto da fuori. Il far tornare la gente al Teatro è legato al ricordo che si lascia della stagione precedente. Io sono contento di questa stagione di Prosa perché avrà un buon numero di spettatori, questo perché insieme ai titoli ci sono i nomi del Teatro italiano che in questo momento sono i più importanti, è questo che crea le condizioni che poi ci sia quella fruttuosa coltivazione dell’istituzione culturale Teatro Marrucino con il riavvicinamento delle persone al Teatro. Nonostante gli sforzi intensi e costanti da parte del Governo affinché si avvicinino nuovi soggetti che possano finanziare i Teatri italiani, c’è anche una serie di iniziative che spingono i giovani ad avvicinarsi alle espressioni artistiche come il Cinema. Tutto questo oggi però sarebbe impossibile se non ci fosse dietro chi raccoglie queste sfide ed una programmazione che diventa intensa con il senso di voler catturate la passione delle persone. Catturare la passione significa far emozionare le persone che vengono a Teatro, farle diventare in qualche modo parte del Teatro, coinvolgerle, io credo che tutto questo nelle ultime due stagioni stia capitando al Teatro Marrucino ed il merito sicuramente è di chi lo sta gestendo, sono molto contento. Acs non deve essere soltanto lo strumento ce ci permette quello che altrimenti non potevamo, non deve essere il nostro serbatoio dal quale attingere qualità che altrimenti non potevamo raccogliere, ma Acs deve essere in qualche modo l’acronimo che faccia in modo che questo venga percepito come il Teatro degli abruzzesi e non dei teatini. Una regione con 1 milione e 200 mila abitanti, che in altre realtà è una grande città, non può permettersi una competizione interna, deve essere invece competitiva. Si deve avere la possibilità di fare rete appoggiandosi a chi fa veramente questo per mestiere, in questo modo io peno che potremmo veramente rappresentare delle espressioni culturali di grandissima qualità. La sfida l’avremo vinta non quando avremo riempito il Marrucino o gli altri Teatri abruzzesi, ma quando qualcuno ci chiamerà perché il nostro modello può essere riutilizzato, replicato altrove e credo che siamo sul giusto percorso”.

 Sabato 7 gennaio, alle 21.00 saranno Giulio Scarpati e Valeria Solarino inUna giornata particolare, di Ettore Scolae Ruggero Maccari, ad aprire il sipario del teatro. Tratto dal capolavoro cinematografico originale, è il racconto due personaggi che, grazie al loro incontro, cambiano e si trasformano sotto gli occhi degli spettatori, fino a scoprire una parte nuova di sé stessi e a modificare lo sguardo sulla realtà che li circonda. Lo spettacolo sarà in replica domenica 8 gennaio alle ore 17.00.

 Il 4 febbraio, alle ore 21.00 si passa al teatro classico con La bottega del caffè. Scritta nel 1750 è una delle commedie più conosciute di Carlo Goldoni. Collocata al centro della piazza, la bottega del titolo è luogo di ritrovo di avventori abituali e di passaggio, è l’idea di un microcosmo in cui si creano incontri e scontri tra i personaggi che litigano, si aiutano e si interessano non solo delle questioni proprie, ma anche di quelle degli altri. Lo spettacolo sarà in replica il 5febbraio alle ore 17.00.

 Il 25 febbraio, alle ore 21.00, saranno Alessandro Haber e Lucrezia Lante della Rovere a portare in scena Florian Zeller, uno dei più brillanti commediografi contemporanei, con Il Padre, una storia capace di affrontare con leggerezza, mai superficiale, un tema delicato come la malattia. Una pièce pungente che conferma ancora una volta come l’ironia sia spesso l’unica chiave di lettura possibile per salvarsi dal dolore della vita. In replica il 26 febbraio alle ore 17.00.

 Il 4 marzo, alle ore 21.00, Massimo Dapporto e Tullio Solenghisono i protagonisti di Quei due, una splendida commedia sull’amoredi Charles Dyer. Harry e Charlie sono una coppia di barbieri omosessuali intrappolati, da circa trent’anni, in una barberia londinese situata in un sottoscala dove hanno condiviso gran parte delle loro irrisolte vite. Con un’ironia pungente dal sapore amaro e crudele, si racconteranno sviscerando senza riserve il proprio doloroso vissuto, mostrandosi nudi in tutta la loro sincera, grottesca, fragile, arresa e sopraffatta umanità, per ritrovarsi infine, uniti nella consapevolezza di non poter sopravvivere in solitudine alle molteplici miserie che li tormentano. In replica il 5 marzo alle ore 17.00.

 Il 18 marzo alle ore 21.00,Antonia Renzella porterà scena Macbeth, una dark tragedy sospesa tra dramma storico e favola nera dove tutto accade di notte e di notte si uccidono gli amici e i congiunti, la notte che per Macbeth è un incubo che non finisce mai, perché i rimorsi e le inquietudini, come scorpioni velenosi, agitano i pensieri e non fanno più dormire, perché i morti risorgono e riappaiono come fantasmi.In replica il 19 marzo alle ore 17.00

 Il 1 aprile alle 21.00 Le Sorelle Materassi di Aldo Palazzeschi racconteranno un dramma familiare a tinte ironiche, che mostra come l’ingenuità e la repressione delle passioni siano la causa della propria rovina. Dirette da GeppyGleijeses, Lucia Poli, Milena Vukotic, Marilù Prati sono le tre sorelle Materassi che tra pathos e ironia, grottesco e pietà, il gusto satirico del Pinocchio di Collodi e del Decameron di Boccaccio, ripreso proprio per la sua carica narrativa, celebrano i valori terreni dell’amore, del caso, della natura. In replica il 2 aprile alle ore 17.00

 Il 22 aprile la Prosa si chiude con Le nostre donne di Eric Assous, una commedia magistralmente dosata che sa spingersi al limite della farsa ritirandosi con maestria e credibilità e che sa adombrarsi di bilanci esistenziali senza mai spegnere la sua brillante ironia. L’intelligenza della scrittura e del suo ritmo, il teatrale ribaltamento dei ruoli, ne fa una pièce raffinata ed esperta, che attraversa tutti gli umori del presente, leggera e spietata, coinvolta e coinvolgente. Un raro stimolo di totale impegno per i tre protagonisti. In replica l’8 aprile alle ore 21.00.

 Sabato 14 gennaio, alle ore 21.00 e domenica 15gennaio, alle ore17.00, il weekend del Marrucino sarà interamente dedicato all’Operetta, con due appuntamenti firmati entrambi dalla Compagnia Grandi Spettacoli con Elena D’Angelo e Umberto Scida, diretti dal M°Sergio Piccone Stella. Il primo appuntamento è con Cin Ci Là, operetta in tre atti di Carlo Lombardo, con le musiche di Virgilio Ranzatoil secondo appuntamento con La vedova allegra, operetta in tre parti di Franz Lehár, su libretto di Victor Léon e Leo Stein, dalla commedia L’Attaché d’ambassade di Henri Meilhac.

 Sabato 11 febbraio, alle ore 21.00, torna il Balletto con Romeo e Giulietta. Uno spettacolo in due atti su musica di P. I. Tchaikovsky, liberamente ispirato alla tragedia di William Shakespeare a cura del Balletto di Milano in Co-produzione Florence Dance Festival.

 “L’Acs è essenziale nonché gradito partner in questo cartellone – ha sottolineato il presidente del Cda del Teatro Marrucino di Chieti, Cristiano Sicari – un cartellone veramente importante, che ha un’offerta notevolissima che rispetto all’anno scorso ha uno spettacolo in più, con uno sforzo tutto a carico dell’Acs e che speriamo in futuro di ampliarlo. Sono particolarmente orgoglioso, felice di dire che quest’anno oltre alla regolare stagione riportiamo il Macbeth di Antonio Renzella, non tanto per la regia ma per l’operazione che Macbeth rappresenta nel suo allestimento perché è un’opera tutta abruzzese che è stata scelta dai nostri organizzatori e consente di proseguire la volontà di questo Teatro di rappresentarsi come realtà del territorio. Questo non vuol dire un Teatro fatto in casa ma che si occupa di riportare all’esterno le eccellenze che in questo Teatro ci sono. Ringrazio per tutto quello che fortunatamente l’amministrazione comunale fa per starci vicino con sforzi sovrumani”.
Infine, il Teatro Ragazzi, sei gli appuntamenti pomeridiani della Rassegna Teatro in Fiaba, tutta dedicata ai più piccoli, ma anche a chi ama ancora le fiabe.

 Il 6 gennaio alle ore 17.00, apre la Rassegna Cappuccetto e il Lupo, la più antica fiaba del mondo in una fantastica giostra di canzoni, con la Compagnia Bella di Forlì.

 Il 28 gennaio alle ore 17.00, secondo appuntamentocon Jack e il fagiolo magico dell’ Accademia Perduta di Forlì.

 Il 18 febbraio, alle ore 17.00, Proscenio ragazzi di Fermo porta i scena Il brutto, brutto anatroccolo.

 Sabato 11 marzo, alle ore 17.00 un classico della letteratura europea Don Chisciotte e Sancio Panza a cura del teatro Eidos di Benevento.

 Il 25 marzo, sempre alle ore 17.00, sarà la volta della mitologia classica con Zeus e il fuoco degli dei, del Teatro Verde di Roma.

 Infine, sabato 8 aprile, un altro classico intramontabile, in scena Biancaneve e i sette nani della Compagnia I Guardiani dell’oca di Chieti.

 “Il segreto è nella tradizione, nella storia e nella capacità di essere trainanti in questo – ha spiegato il presidente dell’Acs, Federico Fiorenza – e di avere anche memoria ed essere nella memoria perché la frequentazione del Teatro è fatta di contatti, di stima reciproca e quindi anche di solidarietà. È un cartellone molto alto e che siamo riusciti a fare anche in ritardo con una certa programmazione e ce lo conferma questa nostra presenza nel territorio nazionale. Storia e tradizione che è del Teatro Marrucino ma che è anche di tutta l’Acs. È un cartellone ricco, importante, di grandi titoli, di grandi registi e anche di attori. È una proposta che guarda al presente e che guarda al futuro. Macbeth è uno spaccato proprio del territorio abruzzese, ad esempio permette di avere qui Marco Cassini e Michele Renzella e di avere anche l’ultimo diplomato dell’Accademia abruzzese che è il Leone che viene dal Teatro Sociale di Pescara, ha un ruolo anche lui. Abbiamo il meglio nazionale ed il meglio degli abruzzesi, quindi non mancherà la qualità”.

 

Francesco Rapino

 

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