Giulianova. Sabato 4 giugno, alle ore 18, nel Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova Alta (via dello Splendore, 112) sarà presentato ill volume di poesie Prima Donna di Azzurra Marcozzi. Interverranno Dalila Curiazi, docente all’Università di Macerata, Renato Pisciella della casa editrice Evoé Edizioni e il giornalista e storico Sandro Galantini, autore della Prefazione. Lettura di poesie a cura degli attori Cristina Trifoni e Domenico Canazza, intermezzi musicali del pianista Armando Ianni e del soprano Elisa Concetto.
“In Prima Donna, opera d’esordio della giornalista e scrittrice Azzurra Marcozzi – ha scritto Sandro Galantini – cose, persone, eventi vengono catturati nel discorso poetico dell’Autrice – che su di essi posa uno sguardo diremmo di nativa purezza – e rilucono come segnali ed emblemi, intessendo tra loro trame e svelando in prospettiva un insieme di corrispondenze segrete. Su tutto alita, sempre, una dolcezza non languida ed estenuante ma flebile, filtrata attraverso una sensibilità quanto mai tenera e delicata, sebbene spesso affiorino d’improvviso, come i corsi dei fiumi carsici, toni vivacemente colorati, di elevata temperatura”.Giulianova. Sabato 4 giugno, alle ore 18, nel Museo d’Arte dello Splendore di Giulianova Alta (via dello Splendore, 112) sarà presentato ill volume di poesie Prima Donna di Azzurra Marcozzi.
Interverranno Dalila Curiazi, docente all’Università di Macerata, Renato Pisciella della casa editrice Evoé Edizioni e il giornalista e storico Sandro Galantini, autore della Prefazione.
Lettura di poesie a cura degli attori Cristina Trifoni e Domenico Canazza, intermezzi musicali del pianista Armando Ianni e del soprano Elisa Concetto.
“In Prima Donna, opera d’esordio della giornalista e scrittrice Azzurra Marcozzi – ha scritto Sandro Galantini – cose, persone, eventi vengono catturati nel discorso poetico dell’Autrice – che su di essi posa uno sguardo diremmo di nativa purezza – e rilucono come segnali ed emblemi, intessendo tra loro trame e svelando in prospettiva un insieme di corrispondenze segrete. Su tutto alita, sempre, una dolcezza non languida ed estenuante ma flebile, filtrata attraverso una sensibilità quanto mai tenera e delicata, sebbene spesso affiorino d’improvviso, come i corsi dei fiumi carsici, toni vivacemente colorati, di elevata temperatura”.