Rapino. Non è il titolo dell’omonima commedia americana ambientata al Museo di storia naturale di New York e neppure un’iniziativa scientifica che consente di sperimentare come si dorme in un ambiente ricco di arte e cultura.
L’iniziativa, inserita nel programma dell’Open Day Abruzzo, vuole meravigliare i visitatori attraverso la riscoperta di tesori del territorio, di terra di acqua e di fuoco, proponendoli in maniera inusuale. Abbinandoli a piaceri della vista e del palato, ma anche dell’orecchio, del tatto e dei profumi. Quindi un viaggio con i sensi e attraverso i sensi.
Lunedì 31 ottobre, il Complesso Teatro-Auditorium S. Antonio e Museo delle Ceramiche di Rapino accoglieranno una serie di iniziative che, secondo lo slogan ideato dall’Amministrazione del Sindaco Micucci, garantirà brividi e piaceri.
“Con il progetto Open Day la Regione Abruzzo ci ha fornito una valido strumento di promozione territoriale volto ad attrarre il maggior numero di turisti nei nostri comuni” dichiara il primo cittadino, “una straordinaria occasione che ci consentirà di mostrare i posti, le tradizioni e quant’altro la nostra terra ha da offrire”.
E il Comune di Rapino ha sposato appieno questo progetto, insieme ad altri 13 comuni del comprensorio riuniti sotto il nome di Colline Teatine, cercando di coniugare la tradizione – attraverso mostre di ceramica storia delle più grandi famiglie ceramiste locali – con spettacoli, letture, arte, musica e degustazioni.
Alle ore 20 il Museo si trasformerà in scena del crimine con un efferato omicidio, cuore pulsante della “Cena con delitto”. Compito fondamentale degli investigatori la ricerca del colpevole, abilmente nascosto tra i commensali di una cena preparata per l’occasione dai quattro ristoranti locali. Terrore e suspense nei “Racconti della paura” messi in scena dall’Ass. Amici del Teatro di Ortona.
Per una notte le più importanti opere di pittura di tutti i tempi verranno proiettate lungo le pareti seicentesche del Teatro S. Antonio, da Giotto a Michelangelo, da Matisse a Andy Warhol. E a seguire tutti in pista con il DJ Set.
Uno dei momenti più caratteristici e particolari della manifestazione sarà il cosiddetto Bar al buio, un bar particolare, con luci soffuse, al quale si dovrà accedere bendati e una volta seduti si dovrà riconoscere ciò che verrà servito. Spiega Micucci: “in molte città questa è una iniziativa messa in atto da associazioni di non vedenti che vogliono condividere per un momento una diversa condizione di vita. Noi la vogliamo riproporre per dare la possibilità ai partecipanti di provare sensazioni insolite e perché no, che facciano anche riflettere”.
Momento conclusivo dell’intera manifestazione sarà appunto la notte al museo. Armati di sacchi a pelo e soprattutto di tanto coraggio chi lo desidera potrà passare la notte al museo, una notte in cui le ombre potrebbero trasformarsi in spettri e si potrebbero incontrare degli ospiti particolari.
Una manifestazione quindi che garantirà brividi intensi e piaceri del gusto in una location d’eccezione per promuovere il territorio e le sue peculiarità.