L’Aquila. Con tredici presenze, su un totale di diciannove in tutta la regione, è la provincia aquilana ad aver il numero maggiore di borghi considerati tra i più belli d’Italia, secondo il prestigioso elenco nato su iniziativa della Consulta del Turismo dell’ANCI, Associazione dei Comuni Italiani.
A ricordarlo è la Coldiretti L’Aquila sottolineando l’importanza di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente in quei piccoli centri aquilani a volte sconosciuti ai turisti, in cui luoghi, sapori e tradizioni possono fare della “tipicità” un vero e proprio stile di vita.
Anversa degli Abruzzi, Bugnara, Castel del Monte, Introdacqua, Navelli, Opi, Pacentro, Pescocostanzo, Pettorano sul Gizio, Santo Stefano di Sessanio, Scanno, Tagliacozzo e Villalago hanno, dunque, dimostrato di avere tutti i requisiti per far parte di questa elite che vanno dall’armonia architettonica del tessuto urbano, alla vivibilità del borgo in termini di attività e servizi, ma anche di ambiente e offerta di tipicità enogastronomiche. Secondo un’inchiesta fatta dalla stessa Coldiretti il 51% degli italiani desidererebbe abitare in uno degli oltre cinquemila piccoli comuni italiani alla ricerca di una migliore qualità della vita, una maggiore sicurezza sociale, buona alimentazione, ambiente più salubre e rapporti umani semplici e duraturi.
Il sondaggio online è stato effettuato in occasione della manifestazione “Voler bene all’Italia”, la festa nazionale della Piccola Grande Italia che ha previsto visite nei borghi, appuntamenti gastronomici ed escursioni in bicicletta.
«Il crescente numero di persone interessate a conoscere questi piccoli centri – spiega Raffaello Betti, direttore della Coldiretti L’Aquila – può ritrovare in questi luoghi quell’atmosfera e quei sapori che possono fare della tipicità un modello di vita e questo anche grazie alle aziende agricole che fanno vendita diretta offrendo eccellenze uniche ed alimentano il motore della vacanza enogastronomica ed ambientale, segmento in costante e continua crescita nell’attuale panorama di crisi dell’offerta turistica».