Celebrare con una giornata di studi i 400 anni dalla morte di William Shakespeare. L’Università di Teramo, in collaborazione con l’Istituzione Sinfonica Abruzzese, organizza per giovedì prossimo una giornata dedicata al grande drammaturgo e poeta inglese, con un convegno dal titolo “Mediamorfosi shakespeariane” alle 10 nell’aula Benedetto Croce.
Dopo i saluti del rettore Luciano D’Amico e del delegato del Rettore alla Cultura e al territorio Raffaella Morselli, i lavori saranno introdotti dalle coordinatrici dell’iniziativa Lucia Esposito e Alessandra Ruggiero, rispettivamente docenti di Letteratura e media e di Letteratura inglese alla Facoltà di Scienze della comunicazione.
Seguiranno gli interventi di Laura Angiulli, attrice, regista e autrice teatrale, che terrà una relazione dal titolo “Shakespeare, dal testo alla scena”, Roberto Spadoni, musicista jazz, compositore e docente al Conservatorio di Trento, che parlerà di “Such Sweet Thunder: le opere di Shakespeare tra musica e danza” e Fabrizio Gifuni, attore e autore teatrale, con un intervento su “Il teatro di Amleto: il potere si smaschera col gioco”.
La sera prima, invece, al Teatro Massimo di Pescara, alle 21, andrà in scena una produzione dell’Isa dal titolo “Concerto per Amleto” drammaturgia e voce di Fabrizio Gifuni, direzione di Rino Marrone, musica di Dmitrij Šostakovi?, esecuzione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese.
“La giornata di studio organizzata dalla Facoltà di Scienze della comunicazione”, hanno spiegato Lucia Esposito e Alessandra Ruggiero, “intende riflettere su quel processo continuo di mediamorfosi, caratteristico della nostra contemporaneità che, nel favorire le ibridazioni e le reciproche contaminazioni tra le arti e i media, ha consentito la circolazione dell’immagine di Shakespeare come icona della cultura popolare, oltre che di élite, e la sua trasformazione in una vera e propria celebrità. Sarebbe impossibile oggi elencare quanti si sono ispirati ai suoi lavori nelle arti figurative, nella narrativa, nel teatro, nel cinema o nella musica producendo traduzioni, trasposizioni, adattamenti o vere e proprie riscritture, e arricchendo il significato di un autore che ‘vive’ ancora tra noi e che è in grado di parlare come non mai alle future generazioni”.