Un’illuminazione che farà brillare la Torre di Cerrano senza utilizzare la rete elettrica tradizionale ma, attraverso fonti rinnovabili e ambientali secondo il principio della cosiddetta “risonanza reciproca”, produrrà e trasporterà energia grazie ad un mix energetico formato da moto ondoso e celle fotovoltaiche.
Il progetto scientifico, che vedrà protagonista l’edificio simbolo dell’Amp, si svolgerà domenica prossima a partire dalle 21. Alla serata, condotta dalla giornalista Pina Manente, parteciperanno il presidente del Parco, Leone Cantarini, Antonio Paolini, giornalista e Alessandro Marroni, fondatore e presidente di DAN Europe. Quest’ultimi, insieme a Marco Santarelli e allo stesso Parco, hanno elaborato un progetto di massima denominato “Re-Triv” rigenerazione ambientale delle trivelle che contano di presentare a finanziamento in una call europea.
“Il vero obbiettivo della serata”, spiega Cantarini, “è proprio quello di sensibilizzare tutti, istituzioni comprese, ad appoggiare il nostro progetto che tende a mutare radicalmente l’utilizzo delle piattaforme di estrazione. Per questo stiamo instaurando contatti con l’Eni, proprietario delle stesse, per poterle acquisire e produrre energia pulita per il nostro territorio”.
L’esperimento sarà realizzato da ReS On Network, istituto internazionale di Ricerca e Sviluppo di Londra, il cui direttore scientifico è Marco Santarelli, che si occupa di Reti ed Energie del Futuro e che, fra le altre cose, produce il format divulgativo “La Scienza In Valigia”. La trasmissione dell’energia senza fili è, infatti, la nuova frontiera della ricerca, perché l’eliminazione dei cavi renderà i dispositivi più efficienti, pratici e meno costoso.
Obiettivo dell’esperimento è quello di produrre 1 kw di potenza per illuminare il terzo piano della Torre. Si comincerà alle 20 con il posizionamento in mare dei dispositivi, mentre l’accensione “senza fili” è prevista alle 23.
L’esperimento sarà diviso in stazioni. La prima sarà posta nell’area dell’Amp in mare con boa dedicata e un canotto con pannello fotovoltaico a bordo. Da qui si genererà una rete elettrica che a sua volta genera un campo magnetico. Le onde prodotte arrivano alla seconda stazione a terra (quella a cui è collegata l’apparecchiatura). Da li farà risuonare la stessa frequenza che la terza stazione raccoglie e trasferisce; l’energia magnetica arriva, quindi, alla quarta stazione e la converte in elettrica, alimentando i dispositivi in wi-fi.
A rendere l’attesa più piacevole ci sarà l’intervento musicale dei gruppi “Ethnic Project” formato da Danilo Di Paolonicola e Gionni Di Clemente, direttamente da La Scienza In Valigia Ljuba De Angelis e Domenico Candellori e “Consonanze sonore” con Simona Iachini mezzosoprano e Andrea Di Sabatino al pianoforte.