Un saluto che non è stato un addio ma un reciproco arrivederci. E’ sceso oggi pomeriggio il sipario sulla 36^ edizione della Tendopoli, il tradizionale raduno di giovani organizzato dai padri passionisti al Santuario di San Gabriele. E a portare i saluti di Papa Francesco c’era il cardinale Pietro Paroli, segretario di Stato della Santa Sede, che ha partecipato anch’egli alla Gmg polacca di qualche settimana fa.
Riprendendo alcuni punti salienti del tema affrontato durante questa manifestazione, la misericordia, il cardinale ha invitato i ragazzi ad affidarsi al perdono di Dio e a riscoprire le opere di misericordia corporale e spirituale. E, nel ricordare la Tendopoli vissuta a Valencia in Venezuala una ventina di anni fa, ha invitato i giovani a pregare, in particolare per la difficile situazione che sta attraversando quel paese, “perché i protagonisti della vita pubblica e le componenti della società siano saggi e coraggiosi a trovare soluzioni pacifiche e prevalgano in tutti il senso del bene comune, della giustizia, della solidarietà e dell’amore”.
E poi, rinnovando l’invito già fatto da Papa Francesco, ha chiesto ai ragazzi di scegliere un’opera di misericordia corporale e una spirituale da mettere in pratica ogni mese, invitandoli a continuare l’esperienza vissuta in Tendopoli anche a casa.
“Voi cari giovani”, ha concluso il cardinale, “siete creativi e concreti e non vi mancherà certamente la fantasia per esercitare in maniera nuova le opere di misericordia corporali e spirituali. Non manchi mai una Bibbia nei vostri zaini. Sia come una torcia che deve rischiararvi nell’oscurità. Lasciate che la Parola di dio parli al vostro cuore, perché in essa troverete la fonte della vita e la risposta alle vostre domande. Lasciatevi toccare dalla sua misericordia senza limiti per diventare a vostra volta apostoli della misericordia mediante le opere, le parole e la preghiera nel nostro mondo ferito dall’egoismo, dall’odio e da tanta disperazione”.