Una presenza speciale accompagna quest’anno la Tendopoli di San Gabriele che è iniziata ufficialmente ieri pomeriggio con il saluto ai ragazzi di Padre Francesco Cordeschi, fondatore e anima della Tendopoli. Diversi giovani provenienti dalla Colombia e dal Venezuela, di ritorno dalla Giornata Mondiale della Gioventù in Polonia, si sono fermati in tenda per vivere all’ombra del Gran Sasso un nuovo momento spirituale.
E questa mattina la prima relazione “Misericordia è il nome del nostro Dio” del teologo padre Roberto Cecconi ha introdotto i tendopolisti nel vivo della discussione.
“Misericordia”, ha esordito Cecconi “è una parola che contiene in se il vocabolo cuore. Significa il cuore di Dio aperto e spalancato sul misero, su ciascuno di noi. La tenda che Dio pianta in mezzo al suo popolo è il simbolo di un cuore aperto sulla miseria di un popolo in cammino, segnato dal peccato. Dio non ama soltanto il suo popolo ma tu gli esseri umani a qualsiasi cultura essi appartengano. La misericordia di Dio è per tutti. Non c’è peccato o situazione di melma che possa impedire di seguire Gesù. Gesù chiama comunque. I limiti sono una benedizione, dobbiamo ringraziare Dio per i nostri limiti che ci tengono un po’ bassi, umili”.
Domani Mons. Paolo Girardi, vicario generale della diocesi di Poggio Mirteto parlerà di carità cristiana, mentre nel pomeriggio si rinnova la festa della famiglia, alla quale sono invitate tutte le famiglie che hanno vissuto l’esperienza tend in questi 36 anni di cammino della Tendopoli.