Torrevecchia Teatina. È stata inaugurata nel tardo pomeriggio di ieri al Palazzo Ducale di Torrevecchia Teatina, la terza edizione di Arte a Palazzo, manifestazione fortemente voluta dall’amministrazione comunale e curata da Massimo Pasqualone.
“Noi cerchiamo costantemente di valorizzare questo spazio – ha sottolineato l’assessore comunale di Torrevecchia Teatina, Marcella Lacanale – che è bellissimo e che ha numerose manifestazioni culturali. Nonostante tutte le brutte notizie che stiamo avendo, mi fa piacere che ci si riesca a ritagliare degli spazi di bellezza e di arte. Questo non significa che ci disinteressiamo di queste cose, ma proprio perché è accaduto dobbiamo continuare ad insistere a premiare la bellezza, l’arte, la cultura. Come diceva Dostoevskij ‘l’arte salverà il mondo’, almeno io continuo a crederci e ci provo. Ringrazio gli artisti che ci provano insieme a noi, continuiamo a provarci e pian piano grazie alla bellezza e all’arte riusciremo sempre a ritagliare spazi per la bellezza e per la cultura in tutto ciò che ci circonda”.
All’evento, che durerà fino al prossimo 7 agosto, espongono i seguenti artisti: Rocco Musarò, Manolo Di Prinzio, Natalia Orsini, Jessica Di Monte, Michele Matani ed Alice Profeta.
“Salvare la bellezza in un Paese che ha 40 milioni di opere d’arte nei depositi dei Musei – ha detto Massimo Pasqualone – l’Italia ha il 78% del patrimonio artistico mondiale. Sgarbi dice che è vero che la bellezza salverà il mondo, ma è anche vero che il mondo deve salvare la bellezza. Noi siamo troppo abituati alla bellezza: in un Paese che ha tutto o quasi (arte, storia, musica) avvolte è difficile farsi prendere. Vogliono togliere l’insegnamento della Storia dell’arte nelle Scuole Superiori, così come hanno tolto il Latino. Queste sono materie importanti perché riguardano il nostro patrimonio: ad esempio di recente mi sono ritrovato al Museo Barbella di Chieti e molti non conoscevano la storia di Costantino Barbella, così come prima molti artisti non conoscevano questo Palazzo, il nostro scopo è proprio quello di valorizzare questi posti. I grandi filosofi nl ‘700 venivano qui a sviluppare i propri pensieri filosofici”.
Francesco Rapino