Montesilvano, la sesta edizione della Marcia per la Pace

marcia_paceMontesilvano. Partirà domani sera, alle ore 20, dal Palaroma di Montesilvano la Marcia per la Pace, promossa dall’Arcidiocesi di Pescara-Penne. Tema di questa sesta edizione è il dialogo interreligioso. Seguendo lo slogan “Libertà religiosa, via per la Pace”, infatti, centinaia di pescaresi e non sfileranno per le vie della città. Con loro anche i rappresentanti delle comunità ortodosse, buddiste, islamiche, metodiste e pentecostali presenti a Pescara, ai quali sarà affidata l’animazione delle cinque tappe previste lungo il percorso.

La scelta di Montesilvano è legata alla presenza di una forte colonia di immigrati, ai quali, spiega don Marco Pagniello, direttore della Caritas diocesana, “vogliamo mandare un messaggio di integrazione”.

Una decisione, questa, non pienamente condivisa dagli aderenti al movimento Forza Nuova di Montesilvano, come spiega Marco Forconi in una nota. “Se da un lato è vero che associazioni e movimenti con finalità sociale si adoperano per tentare di arginare l’aumento dei nuovi poveri e tutelare coloro che sono già stretti in un imbuto di fame e disperazione, è anche vero che a Montesilvano è stata per troppi anni sottovalutata una concreta politica dell’integrazione nei confronti degli immigrati e di minoranze etniche importanti, dal punto di vista numerico, come quella dei rom. Inoltre, è fin troppo evidente che se a Montesilvano Forza Nuova ha acquistato elevato consenso, ciò è il frutto di un incessante lavoro di ricostruzione sociale, morale e culturale che punta non alla disgregazione, ma all’accettazione da parte della popolazione residente di essere sempre più vicini al fatidico punto di non ritorno, oltrepassato il quale sarà impossibile qualsiasi controtendenza. Auspichiamo una larga partecipazione all’evento e soprattutto che gli organizzatori e gli alti rappresentanti che saranno presenti non focalizzino, in maniera strumentale, l’attenzione sulle nostre attività politiche. Altrimenti saremo costretti ad organizzare anche noi un corteo per sollevare, nuovamente, la questione dei ghetti di Montesilvano”.

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