Che la matematica sia una materia “odiata” dalla maggior parte degli alunni non è un mistero, d’altronde chi a scuola non ha mai sofferto la trigonometria, l’algebra o le equazioni più complesse? Se però finora erano solo gli studenti che lamentavano difficoltà e, i professori che spingevano gli alunni a fare ripetizioni, ora la scienza sembra aver spiegato il motivo di questa difficoltà tanto diffusa.
Fino alle scuole medie la maggior parte degli studenti sembrano contenti di fare matematica a scuola ma, il problema arriva con l’avanzare della complessità. In particolare nel passaggio fra scuole medie e liceo sembra verificarsi un vero e proprio crollo, che porta molti alunni a temere questa materia.
Il problema sembrerebbe nascere dal fatto che con l’avanzare della complessità, la matematica diventa sempre più astratta e lontana dalla realtà. Questo è stato poi confermato da uno studio commissionato da Casio a skuola.net su 3.200 studenti, di cui la maggior parte proprio del liceo. Intervistando questi alunni è emerso però anche un altro dato importante, e cioè che usare le calcolatrici a scuola potrebbero migliorare questo rapporto fra studenti e matematica.
Ovviamente se alle scuole medie possono essere sufficienti delle calcolatrici base, il liceo ha bisogno di una calcolatrice scientifica che oggi è comunque più diffusa di quanto si potrebbe pensare. Per esempio basta un semplice smartphone e, non serve nemmeno scaricare un’applicazione dedicata visto che ci si può connettere ad uno dei tanti siti gratuiti come calcolatricescientificaonline.it.
Nel frattempo però si continua a discutere se è davvero il caso di permettere l’uso di questi strumenti in aula, eppure, sembra che potrebbero aiutare gli insegnanti a rendere la materia più pratica. Tornado al nostro studio la maggior parte degli studenti (90 %) pensano che usare la calcolatrice in classe, potrebbe rendere la matematica più semplice a patto che gli insegnanti spieghino come usarla.
Infatti, secondo il 45 % degli alunni intervistati, i loro insegnanti non spiegano minimamente come sfruttare questo strumento. Alcuni, infine, pensano che la calcolatrice scientifica dovrebbe essere usata anche durante l’esame di stato, proprio come avviene già nel resto d’Europa. I pochi studenti invece che si sono mostrati contrari a questa iniziativa, si sono espressi in maniera negativa perché non sanno usare questo strumento.
Nel frattempo è stato avviato un progetto, chiamato “il mondo dà i numeri”, che coinvolgerà 100 scuole. Questi istituti saranno dotati da Casio, in collaborazione con il ministero dell’istruzione, di almeno 100 Kit con l’obiettivo di capire realmente l’impatto che può avere una calcolatrice sul rapporto studenti-matematica.
L’idea che c’è dietro a questo progetto è semplice e porta avanti il pensiero che, la matematica non deve spingere gli alunni ad eccellere nei calcoli sotto tutti i punti di vista, al contrario dovrebbe servire per sviluppare la logica e il problem solving utili nella vita di tutti i giorni. Possiamo dire che questo pensiero lo aveva riassunto molto bene Gottfried Leibniz già nel 1771 con la frase:
“È indegno per l’uomo eccellente perder tempo come uno schiavo nel lavoro di calcolare”.