“Questo posto è l’Italia – ha dichiarato Francescomaria Di Bonaventura – ma Mi rifiuto di pensare che un luogo così ricco di arte come il nostro paese sia rappresentato agli occhi del mondo da queste cartoline. Un paese in cui tutti i problemi legati alla vita vera, quella di chi è realmente in serie difficoltà, vengono raccolti e nascosti sotto un tappeto che ci invidia tutto il mondo. Probabilmente ho fatto una mostra sopra dei bicchieri di plastica usati per brindare alle feste comandate o a quelli usati durante le estenuanti dimostrazioni di protesta per dire no ai rifiuti tossici, o sopra avanzi di un vernissage di una mostra molto alla moda. Questa volta sotto i miei quadri non vi erano defunti, ma la morte della civiltà stessa, impoverita da un sistema in cui non si riesce a trasformare in energia rinnovabile la nostra immondizia e che ci fa spedire in tutto il mondo delle vergognose Cartoline dall’Italia”.