Chieti. La struggente lirica di Jacopone da Todi “Il Pianto della Madonna”, che esordisce con il celebre verso “Donna de Paradiso”, dona il titolo alla mostra che sarà inaugurata giovedì 24 marzo alle ore 11:30 nella Bottega d’Arte del palazzo della Camera di Commercio a Chieti in Corso Marrucino.
La mostra, organizzata dalla Camera di Commercio di Chieti con la collaborazione del Polo Museale d’Abruzzo, è strettamente legata ai riti della Settimana Santa particolarmente sentiti a Chieti e che ha il suo culmine con la storica processione del Venerdì Santo lungo Corso Marrucino con il “Cristo morto” e la “Madonna Addolorata” accompagnati dal Miserere del maestro Saverio Selecchy. L’obiettivo della mostra, che si collega ad una serie di interventi di prossima realizzazione, è di rafforzare i momenti più rilevanti della storia e della cultura di Chieti.
“È un’iniziativa che nasce dalla sinergia di tutte le istituzioni che conoscono il territorio – ha spiegato il presidente della Camera di Commercio di Chieti, Roberto Di Vincenzo – la cosa bella è che esce dagli schemi tradizionali. Quindi, dato che la Settimana Santa e la Processione del Venerdì Santo sono tra i momenti più importanti della religiosità teatina, ma anche della religiosità abruzzese, abbiamo quindi pensato di organizzate questo evento per valorizzare meglio questo momento che rientra in una serie di iniziative che porteremo anche nella Settimana Mozartiana. Poi per fine anno stiamo anche vedendo di valorizzare l’opera di un attore teatino che riveste la sua importanza anche oggi che è Francesco Paolo Tosti, ma oggi ci soffermiamo sulla celebrazione di Cristo. La collaborazione con la Sopraintendenza ai Musei andrà avanti indipendentemente dalla sede. Abbiamo ancora in programma iniziative da sviluppare insieme e sono convinto che il buon livello di rapporti interistituzionali sia di vantaggio per tutto il territorio, quando c’è questa collaborazione si riesce a fare davvero la differenza”.
La mostra. Meravigliose Madonne rinascimentali, dipinte o scolpite, apriranno la mostra, ospitata nelle sale espositive dello storico palazzo teatino dell’Ente camerale, con le Storie di Maria e Gesù a voler ripercorrere le principali tappe della loro esistenza. La mostra pone l’attenzione su Maria che, in ogni momento della sua vita, dal concepimento alla crocifissione del Cristo, appare sempre attenta e premurosa, ma anche preoccupata. Preoccupazione che diventa dolore immenso nel momento della morte del figlio. Si tratta di dipinti – ma c’è anche una preziosa croce di Nicola da Guardiagrele – che coprono un arco cronologico dal Cinquecento al Settecento, con opere di autori celebri: Pompeo Cesura, Aert Mytens, Giovanni Paolo Cardone, Gherardo delle Notti, Francesco Albani, Massimo Stanzione, Francesco De Mura. In alcuni casi appena riconsegnate dopo accurati restauri, le opere d’arte sono state selezionate dalle ricche collezioni del Museo Nazionale d’Abruzzo, oggi solo in minima parte esposte nel nuovo MUNDA aperto al pubblico il 19 dicembre 2015.
“Abbiamo compiuto delle azioni di tutela di diverse opere dopo il sisma de L’Aquila – ha affermato la direttrice del Polo Museale d’Abruzzo, nonché curatrice della mostra, Lucia Arbace – nel catalogo abbiamo dedicato una pagina nella quale abbiamo indicato che ha diretto ed eseguito il restauro. Ci sarà anche la didattica della mostra con l’inserimento di una didascalia dell’opera ed un piccolo commento. Per conoscenza dell’opera quindi diamo dei piccolo elementi conoscitivi per aiutare la comprensione di questi capolavori anche da parte di un pubblico poco ferrato sia della fede che dell’arte che sono i due piani sui quali si muove la mostra. Ringrazio il presidente Roberto Di Vincenzo che mi ha dato la possibilità in questa location così importante di esporre delle opere, ringrazio anche chi in questi giorni mi ha supportato nella preparazione e nell’allestimento. Ringrazio anche i miei collaboratori, soprattutto l’Ufficio di Lanciano e di chi lavora al mio fianco in questi giorni in cui il Polo Museale è ancora a Chieti, il 26 marzo è previsto il trasferimento nella sede de L’Aquila in conseguenza della riforma che è entrata in vigore, ma posso assicurare che ho sempre lavorato in tutto il territorio dell’Abruzzo cercando sempre di creare una rete tra le varie realtà per poter incrementare sia la conoscenza che la fruizione del patrimonio d’Abruzzo collaborando anche con i Musei Civici. La mia attività del Polo Museale si svolgerà sempre in tutto il territorio dell’Abruzzo e si svolgerà soprattutto avendo L’Aquila e Chieti come due Poli su cui costruire un dialogo. La mia attività quindi si svolgerà sempre con la stessa linea direttrice, con questa filosofia ho sempre lavorato in questi ultimi anni ed i risultati lo hanno dimostrato: ho collaborato con i Musei Civici di Vasto, con Lanciano, Santo Spirito, ho promosso delle mostre su tutto il territorio dell’Abruzzo ed ho cercato di creare ed incrementare la rete dei Musei. Con questa rete si possono avere dei vantaggi non solo per il capoluogo ma anche per le altre città d’arte, Chieti in particolar modo ha un gran patrimonio culturale e artistico con i Musei come La Civitella e Villa Frigerj. Quindi ringrazio la Camera di Commercio che ci dà la possibilità di fare questa mostra in un luogo centrale come il Corso Marrucino in modo che sia un punto di partenza per la visita di tutti gli altri luoghi della cultura dell’Abruzzo partendo dalla città alta”.
Francesco Rapino