Uscito nelle librerie d’Italia lo scorso 26 Febbraio, il libro è stato presentato per la prima volta ieri sera nel foyer del teatro comunale “Maria Caniglia” di Sulmona. Nell’incontro, moderato da Valentina Di Cesare, della Casa Editrice “LupiEditore” sono intervenuti l’autrice, Mari Rosa Barbieri, Gabriele Paolini e Jacopo Lupi, editore insieme a Nunzio Del Cimmuto.
“Ho scelto il genere ibrido di una bio-intervista, in cui prevalgono racconto e umanità, affrontata con l’approccio giornalistico di chi riporta i fatti, attraverso la colloquialità di un’intervista e la convinzione che il pregiudizio sia conoscenza mancata” ha affermato Mari Rosa Barbieri, “Non come un avvocato difensore di Paolini, ma come un giornalista che approfondisce aspetti della sua vita e della sua sfaccettata personalità, ricostruendola attraverso fatti e informazioni acquisite. Si tratta di un libro-documento in cui ho deciso di parlare del fenomeno della prostituzione minorile, prendendo spunto dalla vicenda personale e giudiziaria di Gabriele Paolini, accusato di induzione alla prostituzione minorile. Ho conosciuto Gabriele per caso” aggiunge l’autrice “Sapevo poco di lui, subito ho approfondito la sua vicenda giudiziaria, scavando nel suo passato fatto di denunce, fragilità estreme, conoscenze particolari e dolore. Sono orgogliosa del lavoro che ho fatto”.
Nel suo intervento, composto e tranquillo, davanti al pubblico, Gabriele Paolini ha raccontato momenti salienti della sua vita, fatta di emozioni e sofferenze, parlando della sua famiglia, del rapporto con i suoi genitori, della scoperta del sentimento amoroso in tarda età, con l’innamoramento a 39 anni per un ragazzo molto più giovane, della vicenda giudiziaria (il processo è ancora in corso), del suo essere stato disturbatore televisivo, esprimendo riflessioni e opinioni su personaggi del mondo dello spettacolo e della politica che si ritrovano tra le pagine del libro, in cui emerge la duplicità del protagonista. Momento di commozione a margine del suo discorso, rivolgendosi con parole di ringraziamento alla sua mamma presente in sala con sua sorella.
“Con questo libro, dal titolo emblematico, comincia un nuovo percorso, perché con questa biografia, scritta con coraggio da Mari Rosa Barbieri che ringrazio, voglio far conoscere quella parte diversa di me, l’altra faccia della medaglia di una persona con le sue fragilità e un cuore” ha detto Gabriele Paolini “Mio padre, militare, mi ha sempre insegnato che i panni sporchi si lavano in famiglia, io, invece, fin da giovane facevo il contrario, volevo sbandierare e urlare le mie opinioni. Era più forte di me. Ringrazio gli editori che hanno avuto il coraggio di pubblicare un libro che farà probabilmente discutere”.