Teramo. La Costituzione della Repubblica Italiana deve rappresentare un testo appassionante per gli studenti della scuola, perché da essa traspare l’eco delle voci di quanti, molti anni fa, diedero la vita per il riconoscimento di quelle libertà inviolabili dell’uomo che rappresentano il fondamento delle regole della nostra società e del nostro vivere civile.
La Costituzione è nata dal contributo di diverse scuole di pensiero che i padri costituenti, dopo l’esperienza della guerra, riuscirono ad amalgamare in una sintesi mirabile, che non rappresentò un mero “compromesso costituzionale”, ma piuttosto un’armonizzazione di principi ispiratori che solo in apparenza si presentavano distanti. Con essa per la prima volta si è concretizzato per il nostro paese il riconoscimento formale di quelle leggi assolute e non scritte riguardanti la persona ed il pluralismo, che per troppo tempo era rimasto relegato nel campo delle aspirazioni e delle utopie. Della nascita e del valore di questo prezioso fondamento di democrazia che ha consentito all’Italia di percorrere le vie di uno straordinario sviluppo, superando molteplici sfide, tra le quali anche quella del terrorismo, durante la mattinata del 10 marzo 2016 presso l’Auditorium dell’ITT”Alessandrini” di Teramo ha parlato in maniera ampia ed appassionata il magistrato dott.Roberto Veneziano, giudice al tribunale di Teramo.
L’incontro si è svolto nell’ambito del progetto di Educazione alla Legalità “Dialoghi sulla Costituzione”, che viene portato avanti dall’Istituto di Istruzione Superiore “Alessandrini – Marino-Forti” di Teramo in collaborazione con i magistrati dell’A.N.M. All’appuntamento ha partecipato il Dirigente Scolastico dell’I.I.S.”Alessandrini-Marino-Forti” prof.ssa Stefania Nardini, insieme a numerose classi del triennio e del biennio dell’ITT”Alessandrini” e dell’IPSIA”Marino” accompagnate dai loro docenti. L’incontro con il dott. Veneziano si è snodato dalle ore 9:30 sin quasi alle 12:00, secondo un itinerario che ha visto la trattazione di tutti gli aspetti salienti della genesi della nostra carta costituzionale, frutto del lavoro di un’assemblea che fu definita “presbite” per la sua straordinaria lungimiranza, come dimostrano tutte le conseguenze virtuose che quelle scelte continuano ad avere sulla nostra società. Grandissimi sono stati l’attenzione e l’interesse degli studenti e dei docenti, che hanno molto apprezzato l’intervento del magistrato, come hanno dimostrato anche le numerose domande formulate dagli studenti.