Vasto. Passare dalle metropoli del Sud Est Asiatico ad un remoto paesino abruzzese può creare dislocazione e straniamento nel viaggiatore-tipo del XXI secolo. Ma può anche servire a tracciare le linee guida di un metodo lavorativo alternativo, per approdare, ad esempio, ad un nuovo trattato di geografia, all’individuazione di analogie impreviste.
Questa è l’intenzione di Alessandro Carboni e del suo progetto Overlapping Discerete Boundaries, che fa tappa nel piccolo borgo di Guilmi dal 26 luglio al 15 agosto.
L’artista traccerà la propria geografia sentimentale, legata da temi come l’ospitalità, lo straniero, l’emigrazione e lo spopolamento di piccole comunità, il ri-posizionamento, forzato o volontario di porzioni intere di abitanti per cause naturali o sociali (dai terremoti alle drastiche crisi del mondo del lavoro), sono temi correlati che, in gradi diversi, interessano certe zone dell’Asia toccate dalle ricerche di Carboni, ed alcune realtà italiane.
Il progetto, che sarà presentato giovedì 5 agosto alle ore 21.00 piazza del Tomolo a Vasto, prevede tra le altre cose proiezioni video e installazioni.