Atri. Sabato scorso in un Auditorium Sant’Agostino gremito, il Comune di Atri, lo IAAP e la Riserva Naturale Regionale Oasi WWF Calanchi, hanno illustrato pubblicamente il nuovo strumento di Piano di Assetto Naturalistico (PAN) della Riserva dei Calanchi di Atri.
Diversi ed interessanti i contributi portati sul tavolo di discussione. Dopo i Saluti istituzionali del Comune di Atri, nella persona del Sindaco Gabriele Astolfi e dell’Assessore alle Aree Protette Domenico Felicione, è stato l’Assessore Regionale Donato Di Matteo a ricordare come la chiave di sviluppo delle Aree Protette risieda nel networking e nella progettazione condivisa.
A seguire Piero Marrese, Sindaco di Montalbano Jonico – comune lucano che ha seguito il modello atriano per avviare la gestione del suo ambiente calanchivo – e Gabriele Astolfi, sindaco del Comune di Atri, hanno firmato un protocollo d’intesa quale atto ufficiale di collaborazione per la gestione delle rispettive Riserve caratterizzate dal geosito dei calanchi. “E’ per noi un onore aver rappresentato un modello per gli amici lucani. Oggi, con questa firma, il Comune di Atri, ufficializza la sua collaborazione con Montalbano Jonico e chiude formalmente il percorso della progettazione multilivello e partecipata. Il Pan rappresenta, infatti, l’ultimo dei quattro piani elaborati nell’ambito della multilevel governance, avviata nel 2009”.
Nella seconda parte della mattinata, che ha visto la viva partecipazione di associazioni ambientaliste, tecnici ed autorità politiche, i professionisti che hanno composto il gruppo di lavoro del PAN hanno illustrato le caratteristiche salienti del nuovo strumento, formalmente adottato dal Comune di Atri lo scorso 28 gennaio.
Così il Piero Rovigatti, coordinatore scientifico del Piano, ha ricordato come l’obiettivo ultimo del lavoro sia quello di promuovere la “custodia” del territorio ricadente nella Riserva, un territorio di grande valenza naturalistica e paesaggistica.
Adriano De Ascentiis, Direttore della Riserva, nel corso del pomeriggio, invece, ha spiegato come la tutela ambientale sia percepita in modo molto positivo da coloro che abitano e gestiscono attività nell’Area della Riserva. Le norme di custodia, rappresentano dunque, un’opportunità per l’intera comunità, un’occasione di sviluppo sostenibile che crea valore non solo ambientale ma anche economico e culturale.
Il Convegno ha visto la partecipazione anche di un’ ospite d’eccezione, Donatella Bianchi, presidentessa del WWF Italia. Durante il suo intervento, la Bianchi ha spiegato come l’associazione da lei rappresentata abbia una particolare attenzione per la Regione Abruzzo, terra che ospita ben cinque aree naturalistiche gestite in collaborazione con il WWF. Ha espresso il suo plauso per le attività promosse all’interno della Riserva atriana e la viva disponibilità nel sostenere e promuovere i progetti in essa sviluppati.
Il Piano di assetto naturalistico è stato adottato all’unanimità nel corso del Consiglio Comunale dello scorso 28 gennaio. L’iter prevede, ora, l’invio del documento alla Regione, un periodo di pubblicazione per eventuali osservazioni, per poi giungere all’approvazione finale e cogente.