Pescara. Una sorpresa sotto l’albero di Natale, di quelle che ti fanno sentir orgoglioso della tua terra per mezzo dei suoi rappresentanti “illustri”, per tutti i fan abruzzesi di Luciano Ligabue: “E’ stato Mimmo Locasciulli il primo a credere in me”.
La rivelazione, in un breve video postato sulla pagina Facebook ufficiale, arriva direttamente dal rocker di Correggio che rende omaggio al cantautore di Penne annunciando anche la sua collaborazione in un brano del nuovo album di Locasciulli.
Due parole per voi! (Correggio, 22/12/2015)“Non so in quanti di voi lo sanno, credo in pochi, ma il primo a credere in me (che non fosse Maioli) è stato un cantautore: Mimmo Locasciulli…”#dueparolepervoi #auguri
Posted by Ligabue on Martedì 22 dicembre 2015
“Il primo a credere in me che non fosse Maioli (Claudio, storico manager, Ndr), è stato Mimmo Locasciulli”: parola del Liga, che si affaccia alla platea social augurando le Buone Feste svelando una chicca che pochissimi, anche tra i fan più accaniti, conoscevano né si sarebbero immaginata. Così si scopre che quel pennese di Locasciulli, negli anni ’60 e ’70 nel giro al pari di cantautori massicci come De Gregori e Venditti, negli ’80 fu intercettato a Correggio da Maioli durante un concerto che, d’astuzia, gli presentò una cassettina demo con del materiale di Ligabue.
L’astuzia vera fu quella di Locasciulli, che fece firmare all’emergente cantautore il primo contratto della sua carriera ancora tutta da percorrere: “Mi mise sotto contratto, voleva essere il mio produttore, fu il mio primo impegno scritto con uno dell’ambiente musicale”, racconta quello che oggi è tra i più importanti musicisti d’Italia. All’epoca, però, le cose non gli andavano così bene: “La qualità era terribile, soprattutto nei suoni”, confessa Ligabue, “dopo un anno e mezzo, scadenza prevista del contratto, non riuscì a trovare una casa discografica che investisse su questa cosa e ognuno prese la sua strada”.
A distanza di trent’anni, però, il big non si scorda di chi “fu il primo a credere in me”, anche perché “per migliaia di volte Maioli mi ha cantato l’incipit di una sua canzone”, e ora Locasciulli pubblica l’album per i 40 anni di carriera, un remake delle sue canzoni più importanti, Ligabue rende grazie ed onore e mette la sua voce in quella canzone, Confusi in un playback, originariamente interpretata in coppia con Enrico Ruggieri.
“Per chiudere il cerchio”, spiega Ligabue, che per 3 decenni si è sentito canticchiare dal socio quell’incipit così vicino a Una vita da Mediano da poter credere che sia stata l’ispirazione di un intero filone votato al successo.
E si consumano le scarpe da pallone dentro la polvere
E i più grandi si prendono il campo tutto per sé
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