Il mondo in una stanza visto con gli occhi dei bambini. È quanto portato in scena ieri dalla scuola dell’infanzia Fornaci di Cona a Teramo, che ha voluto omaggiare l’interculturalità tipica della società attuale in occasione delle festività natalizie.
Ecuador, Romania, Russia, Marocco: sono questi alcuni dei paesi protagonisti della rappresentazione scolastica, che ha declinato in note un percorso già avviato su più fronti in classe. La presenza di bimbi di etnie diverse è stata infatti la molla per imparare a conoscere paesi e culture differenti come è stato rappresentato nel saggio. Sul palco 65 bambini dai tre ai sei anni, che hanno utilizzato rime e canti per dimostrare come, agli occhi dei piccoli, tutti siano uguali. Con un aiuto, quest’anno, davvero speciale: quello delle famiglie di origine, che hanno personalmente accompagnato i bambini sul palco per rappresentare, ognuno a proprio modo, il paese di provenienza.
“E’ un momento di aggregazione molto particolare quello che siamo riusciti a portare quest’anno in scena – commenta in merito la docente Diodata Di Giovanni – Vedere insieme scuola e famiglie rafforza un progetto di solidarietà e condivisione che ci impegna tutto l’anno nella volontà e desiderio di accompagnare gli alunni alla scoperta della multiculturalita?”.
Un concetto da intendersi non solo come presenza di bambini di altre culture, ma anche come valorizzazione delle diversita?-unicita? di ciascuna persona, favorendo l’accettazione e la convivenza.
“Veder riunita una comunità attorno alla scuola – fa eco Lia Valeri, dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Noè Lucidi-Zippilli – ci ricorda che proprio questa è una ‘terra di mezzo’ in grado di unire tutto e tutti. Proprio per questo credo che la scuola abbia bisogno di soluzioni e, pertanto, anche le differenze devono trovare un punto di incontro”.