Giulianova. Dal 12 a 19 dicembre l’istituto IPSEDOC “Crocetti” di Giulianova ospiterà al mostra “Molto molto nulla” dell’artista giuliese Fabio Massimo. Studente del “Crocetti” fino al 2011, Fabio Massimo Ludovico torna oggi nella sua scuola in qualità di autore, portando con sé una selezione dei suoi lavori.
Scrive dell’artista Donatella Valente, “Fabio Massimo, 24 anni, disegna, dipinge e inventa storie da quando era bambino, trovando nel linguaggio visivo e grafico il modo più congeniale per esprimere il suo denso mondo interiore.
“Molto molto nulla” raccoglie un corpus di lavori realizzati tra il 2000 e oggi: una scelta di dipinti, disegni e tavole, e una piccola folla di Poupées, la sua invenzione più recente.
La Nulla, Amsterdam, Il sorriso falso di Milano: Fabio Massimo sceglie titoli minimi per i suoi dipinti, nei quali racconta storie e personaggi che minimi non sono, usando colori e forme potenti che colpiscono gli occhi e il cuore dell’osservatore.
Le tavole sono tratte dalla graphic novel AK Demon, ovvero l’incubo di Maggio, un ragazzo alla ricerca della macabra verità nascosta nell’Isola Maledetta. Nelle 3000 pagine del suo fluviale fumetto Fabio Massimo ha riversato il proprio universo visivo, che assimila con naturalezza i teneri conigli di Beatrix Potter e i visionari manga di Hayao Miyazaki.
Infine le Poupées, ossia bambole, pupe e pupazzi, nascono dal recupero di vecchie calze e ritagli di stoffe, perline e fili di lana, e sono la produzione più recente di Fabio Massimo, un passo deciso verso la tridimensionalità e un diverso modo di usare la manualità.
Fabio Massimo cuce, riempie, trapianta chiome e inventa modelli per le sue creature, tutte diverse una dall’altra, anche e soprattutto nell’espressione; ognuna di loro, dice lui, è una creatura incantata, che lo chiama per affiorare al mondo.
Molto molto nulla è la prima mostra di Fabio Massimo, voluta dalla scuola nella quale è cresciuto e si è formato, che ha saputo accoglierlo ancora una volta, per incontrare e raccontare agli studenti di oggi il “regno straordinario” di uno di loro.”