Rosa d’oro a Irio De Paula,musicista brasiliano stasera in concerto a Roseto

Irio_De_Paula_3Roseto. “Io sono nato per fare musica”. Con questa frase, sorridendo come suo solito, il grande musicista brasiliano Irio De Paula ha chiuso la conferenza stampa tenutasi questa mattina nel Comune di Roseto. Il chitarrista brasiliano – classe 1939 e oltre 60 dischi pubblicati di cui una decina “live”- chiuderà questa sera la seconda edizione di “John & Jazz”, manifestazione musicale patrocinata dal Comune, che per il secondo anno ha portato numerosi musicisti di qualità a suonare jazz e altre musiche in un luogo raccolto come il Bar Sportivo, ricalcando le atmosfere dei piccoli jazz club delle grandi città europee ed americane. Con il chitarrista brasiliano erano presenti i musicisti che lo accompagneranno questa sera in concerto: il contrabbassista Edmondo Di Giovannantonio e il batterista Glauco Di Sabatino, oltre a Franco Di Crescenzo, fra gli organizzatori di “John & Jazz”.

Per l’Amministrazione Comunale, presenti il Sindaco, Franco Di Bonaventura, e l’Assessore al Turismo, Antonio Porrini, che hanno consegnato ad Irio De Paula la Rosa d’Argento e una riproduzione in serie limitata del “Ciabattino” di Pasquale Celommi. “Salutiamo un grande della musica brasiliana”, ha detto il Sindaco, “e del jazz come Irio De Paula, che per la terza volta onora Roseto con la sua presenza. Abbiamo voluto attribuirgli la Rosa d’Argento per tutto il suo lavoro musicale lungo oltre 40 anni e una copia numerata del ‘Ciabattino’ perché ci piace pensare che lui metta la sua perizia, la sua pazienza e la sua arte al servizio di tutti noi con la stessa pazienza del ciabattino che Pasquale Celommi immortalò con il suo quadro”.

Irio De Paula ha ricordato che oltre 40 anni fa venne in Italia a suonare. “E se sono rimasto qui”, ha detto, “lo devo a Pescara Jazz, perché fui contattato per suonare in quel festival. La musica è la mia ragione di vita e ho ancora voglia di dire le mie cose suonando. Sono contento di chiudere ‘John & Jazz’ 2010 anche perché so che l’edizione 2009 è stata chiusa dal mio amico Fabrizio Bosso, che non è soltanto un grande trombettista, ma anche una
persona squisita”.

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