Pescara, al via il 4′ Festival documentario d’Abruzzo

abruzzodocfestPescara. Pronto a partire il 4° Festival del documentario d’Abruzzo, dal 21 al 25 giugno all’Auditorium Petruzzi. Questa mattina in Sala Giunta la conferenza di presentazione dell’Acma e dell’assessore comunale alle Politiche dell’accoglienza, Carla Di Santo Panzino.
Il Festival, organizzato dall’Associazione cinematografica multimediale abruzzese e con la collaborazione del Museo delle genti d’Abruzzo e il patrocinio di tutti gli enti locali e dal Ministero per le attività culturali, si presenta quest’anno con quattro sezioni: Panorama italiano, Sperimentario, Visti da vicino, Abruzzo Doc, più la sezione fuori concorso Sguardo d’Autore. Abruzzo Doc tratta di documentari realizzati da autori della regione o sulla regione; ma quella che riceve maggior gloria è la sezione internazionale Visti da vicino, che ha per tema ‘Il muro, la diversità come valore e ricchezza, oltre il muro dell’intolleranza’.
Tema particolarmente caro all’assessore Di Santo Panzino, che ha dichiarato : “emarginazione sociale, accoglienza, integrazione, intercultura: tematiche già affrontate dall’amministrazione con iniziative nelle scuole elementari e medie che coinvolgono bambini e genitori, stranieri e italiani, perché l’emarginazione coinvolge purtroppo tutti”. Ricevendo il ringraziamento della Presidentessa dell’Acma, Chiara Manni: “In quattro anni è la prima volta che un’istituzione abbraccia questa iniziativa”, l’assessore si è complimentata per il valore sociale del festival: “centra perfettamente gli obiettivi di solidarietà sociale intrapresi dalla mia delega, ho già chiesto all’Acma e mi auguro di poter portare nelle scuole questi documentari: veri esempi di vita che affrontano in modo giocoso problematiche come il bullismo e l’accettazione della diversità e possono essere utilissimi a stimolare la sensibilità dei ragazzi: spesso maggiore e migliore rispetto a quella adulta”.
I trentatre documentari in concorso, provenienti da Italia, Spagna, Francia, Belgio, Stati Uniti, Etiopia e Israele, saranno giudicati da due giurie: “quella internazionale sarà presieduta da Mimmo Calopresti, che ci ha onorato immensamente con la sua totale disponibilità, mentre quella abruzzese sarà diretta da Dino Viani, documentarista teatino di fama internazionale”, ha spiegato Antonio Stella, direttore artistico della manifestazione, insieme a Massimo Facecchia. Quest’ultimo ha invece annunciato una possibile sorpresa: “Per la sezione Panorama Italiano avremo la prima assoluta regionale di ‘Negli occhi’, documentario sulla vita di Vittorio Mezzogiorno raccontata dalla figlia Giovanna, che forse sarà presente all’incontro col regista successivo alla proiezione”. Tante, oltre a questa, le esclusive aggiudicatesi dal festival e tanti e di grande caratura i premi già vinti dai film in gara: Nastro d’Argento 2010 per ‘Negli occhi’, David di Donatello 2010 per ‘La bocca del lupo’, un’altra prima assoluta regionale: “abbiamo la miglior produzione documentaristica del 2010”, ricorda Stella.
Due, quindi, le rotte principali seguite dall’Acma: uno sguardo attento al territorio e il superamento dell’intolleranza di ogni genere, con le relative situazioni disagiate che essa crea e a cui si lega. Disagio a 360°, quello trattato dai film in cartellone: handicap, omosessualità, aids, terza età, bullismo, immigrazione, carcere. E un piccolo disagio è stato espresso anche dalla Presidentessa Manni: “L’Acma in quattro anni ha prodotto un archivio, che però rimane riposto in scatoloni a casa mia, senza la possibilità di una sede dove poter proiettare i documentari, i quali ci vengono soventemente richiesti da ricercatori e studiosi”;  risponde l’assessore Di Santo Panzino: “E’ nata una nuova collaborazione, ci attiveremo”.

Daniele Galli

 

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