Celano, programma per la celebrazione della Transiberiana

transiberianaCelano. La visita di una delegazione abruzzese a Mosca ed un progetto per portare nelle scuole la storia della Transiberiana: sono questi i punti essenziali del ricco programma predisposto per la presentazione del libro “Gli Italiani in Russia e in Siberia, gli abruzzesi nella costruzione della Transiberiana”.

Il convegno si terrà domenica 13 giugno, alle ore 17, nell’Auditorium “Fermi” di Celano. La visita a Mosca della delegazione abruzzese, ospite della società che gestisce la rete ferroviaria russa, avrà anche un particolare significato. Arrivati in treno al lago Baikal, dal convoglio ferroviario in marcia lenta verrà depositata una corona di fiori a ricordo dei tanti lavoratori locali che in quella zona hanno contribuito alla realizzazione della ferrovia più lunga del mondo. Il comitato operativo ha anche deciso di attivare un programma con il coinvolgimento delle scuole e delle amministrazioni comunali di Celano, Ovindoli e Rocca di Mezzo per far conoscere ai giovani studenti le vicende della Transiberiana e l’importante contributo dei lavoratori abruzzesi all’estero.

Il programma della interessante manifestazione avrà il seguente svolgimento: la prima parte è dedicata ai saluti da parte del sindaco di Celano, Filippo Piccone, del presidente del consiglio regionale, Nazario Pagano,  del presidente della provincia de L’Aquila, Antonio Del Corvo, del sindaco di Ovindoli, Pino Angelosante, del sindaco di Rocca di Mezzo, Emilio Nusca e del presidente del comitato d’onore, Giancarlo Cantelmi. Seguiranno gli interventi di Agostino Di Renzo, Giuseppe Tagliente, Marco Iacutone, Gianvincenzo Sforza, Giancarlo Scoccia e Angela Taccone. Le conclusioni sono affidate a Mikhail Rossiyski, primo segretario  ambasciata russa in Italia.

Nel corso del convegno ci sarà la proiezione di filmati e immagini dell’epoca e la consegna di attestati agli eredi dei lavoratori abruzzesi. La manifestazione sarà preceduta dalla visita (alle ore 9:30)  di Rossiyski al castello Piccolomini.

Francesca Lustrati 


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