Tocco da Casauria. “La lunghezza effettiva della vita è data dal numero di giorni diversi che un individuo riesce a vivere. Quelli uguali non contano”. La citazione di Luciano De Crescenzo, scrittore colto e soprattutto persona umile e saggia, descrive bene la lunga e certamente non facile vita di Francesco Coia, poeta e scrittore autodidatta di 75 anni, che per la sua poesia ‘Voci nella notte’ ha ricevuto una menzione speciale nell’ambito del ’Premio internazionale G. D’Annunzio‘, dell’associazione ‘Area Libera’.
Il signor Francesco è un autodidatta con tanta voglia di continuare ad imparare: nato a Tocco da Casauria nel 1940, subito dopo le scuole elementari ha aiutato i genitori facendo il contadino, fino all’età di 17 anni, quando si è trasferito nella grande Milano per lavorare come operaio metalmeccanico. Ci resta fino all’età di 26 anni, quando decide di partire per l’ancora più grande Melbourne, in Australia, come tantissimi altri suoi coetanei: siamo nel 1966 e l’altro capo del mondo era conosciuto solo tramite i racconti di chi ci era stato. All’età di 31 anni il signor Francesco fa rientro al suo paese, dove prima gestisce un bar e poi lavora come operaio, fino al 1996; oggi è uno studente dell’Università della terza età di Tocco da Casauria.
Il paese natale è sempre presente nei testi di Francesco Coia, autore di testi che sono stati anche diffusi nelle scuole; il riconoscimento per la poesia ‘Voci nella notte’ sarà consegnato sabato 24 ottobre, al Teatro comunale di Città Sant’Angelo.