“Roseto è una delle poche città ad avere una data di nascita documentata e attestata, 22 maggio 1860”, ha detto il Sindaco Franco Di Bonaventura nel suo intervento, “quando i sacerdoti della Chiesa Ricettizia di S. Antimo di Montepagano cedettero in enfiteusi perpetua le proprietà della chiesa situate nella sottostante marina, fino ad allora incolta e paludosa”.
E come ricordo di quel passato, lo storico Adelmo Marino ha trascritto il documento con il quale il Vescovo aprutino Michele Milella, il 24 febbraio 1860 accoglie le istanze dei preti di Montepagano, autorizzandoli a stipulare i contratti di vendita dei terreni suddivisi in dodici quote. Fu lo stesso Vescovo Milella ad ordinare che in una delle pareti della chiesa di Montepagano venisse eretto un monumento lapideo, per tramandare ai posteri la storia del contratto.
Da piccolo borgo di pescatori Roseto si è sviluppata diventando una ridente stazione turistica. Vittorio De Sica, Enzo Siciliano, solo per citarne alcuni, hanno soggiornato nella Città delle Rose, conservandone per sempre il ricordo, mentre altri personaggi straordinari del panorama culturale italiano hanno deciso di viverci come il padre della pedagogia italiana Mauro Laeng. Ed è proprio ad uno di questo straordinari personaggi, Renato De Carmine (nella foto in alto mentre riceve il documento), che nel corso del Consiglio solenne è stata consegnata la prima cittadinanza onoraria di Roseto.
“Roseto nel cuore” era infatti il titolo di uno spettacolo allestito nel 1995 nella Villa Comunale, un omaggio a Roseto con le suggestive testimonianze di visitatori e ospiti illustri. Uno spettacolo fortunato, testimonianza di un lungo e ricambiato affetto per la nostra città. Nel corso del Consiglio sono state consegnate Rose d’argento agli ex Sindaci di Roseto che hanno avuto in omaggio anche una riproduzione del Ciabattino di Celommi